SALENTO – Caprarica di,Lecce, Castri di Lecce, Corsano, Tiggiano, Miggiano, Patù, Supersano, Acquarica del Capo, Cursi, Melpignano, Giuggianello, Muro Leccese, Sanarica, Sternatia, Sogliano Cavour, Neviano, Castrignano de’ Greci, Carpignano Salentino, Uggiano La Chiesa, Minervino di Lecce, Botrugno, San Cassiano, Santa Cesarea Terme, Nociglia, Diso, Ortelle, Castro, Spongano.
Sono questi i paesi del Salento in cui, grazie all’accordo tra Tim e Infratel saranno progressivamente resi disponibili i servizi a banda ultralarga di accesso della rete pubblica in fibra ottica.
Infratel Italia S.p.A. è una società in-house del Ministero dello sviluppo economico e soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo.
Il suo obiettivo è ridurre il digital divide nelle aree a fallimento di mercato, attraverso la realizzazione e l’integrazione di infrastrutture capaci di estendere le opportunità di accesso a internet veloce. Accedere a servizi a banda larga e ultra larga è, infatti, essenziale per lo sviluppo e la competitività di un moderno sistema economico, basato sulla conoscenza e sullo scambio veloce ed efficiente di dati ed informazioni.
“L’accordo“, spiega un comunicato diramato dal Ministero dello Sviluppo Economico, “consente di realizzare un programma di attività, da condividere con le Regioni ed i Comuni interessati dall’intervento, predisponendo una road map di attivazioni da parte di TIM conseguenti alla consegna della fibra ottica da parte di Infratel e contraddistinta da date certe riguardo l’attivazione dei servizi ai cittadini, alla pubblica amministrazione ed alle aziende di quei territori“.
Secondo quanto previsto dall’accordo, TIM acquisterà infrastrutture di fibra spenta realizzate da Infratel completando così la copertura di zone ove altrimenti si rischiava di avere lavori a macchia di leopardo con gravi situazioni di digital divide anche a distanza di pochi km tra un comune ed un altro. TIM non avrà comunque l’esclusiva e questo è chiaramente precisato dal MISE: “L’accordo non esclude ad altri operatori l’accesso alla rete pubblica, ma al tempo stesso fissa un cronoprogramma di attivazioni certo sulla base della disponibilità della fibra all’effettivo completamento dei lavori“.*