di Guido Chiffi
La primavera porta la sua spontaneità nei campi, colora a “suo” modo il “suo ” spazio. Nei grandi campi il vento aiuta a spostare qualche filo d’erba e sorge il colore di una orchidea spontanea, di un papavero rosso, delle margheritine gialle o bianche e svariati fiori selvatici, un mix di colori che al solo sguardo, mentre si passa in macchina da una via, ci riempie di bellezza. Tutta questa bellezza, in un comune giardino di casa nostra, si trasforma in disordine, mancanza di pulizia. Brutto da vedere insomma.
Uno scrittore e disegnatore di giardini in una delle sue tante frasi diceva : “qualsiasi cosa succede, il giardino e io possiamo accoglierla”.
C’è chi usa il proprio giardino per curare l’orto; chi lo usa perché lo vuole vivere; chi desidera tanto averlo, ma non ha la possibilità ; chi lo tiene e lo guarda e lo cura solo con la coda dell’occhio. É proprio qui, che potrebbe iniziare il gioco perché magari dopo qualche anno che lo si è fatto solo pulire e poi ri-abbandonato a se stesso, a qualcuno scatta un qualcosa per mettere in gioco quella piccola parte di casa che potrebbe offrire molta gratitudine.
Una premessa prima di continuare: in questi tipi di giardini, c’è chi ha fatto usare solo il decespugliatore da qualche giardiniere, ma purtroppo c’è chi ha fatto usare diserbanti pesanti, non rendendosi conto del danno che stava procurando in quella casa. Ma cosa peggiore, chi ha eseguito avrebbe dovuto pensare di più a fare ragionare il cliente al modo che si stava scegliendo di operare e meno al portafoglio!! Questi giardini, li chiamo semplicemente “giardini tristi” , perché sono stati così massacrati, che manca quella forma di vita e di colore spontanea. Sono piatti, aridi.
Per chi volesse usare ancora queste formule di soluzioni, un consiglio: esistono molti prodotti o diserbanti “bio” che sono efficaci ugualmente, con il risultato che inquinano meno l’ambiente e non toccano la salute. Ne sono provvisti tutti, dal vivaio al consorzio, dove il consiglio dovrebbe partire per prima!!
Ma tornando al cambiamento che qualcuno decide di dare al proprio giardino, potrebbe fare un primo passo al vivaio più vicino, raccontando della decisione presa e delle esigenze che si vorrebbero. Dopodiché, un buon giardiniere a fare il sopralluogo, avviare una progettazione basata sulle vostre idee e quale uso del giardino vorreste. Alla realizzazione, diventerà l’angolo più usato e goduto della casa, ne sono sicuro, soprattutto dalla primavera fino alla fine dell’estate, perché il vostro giardino sarà di compagnia quando vi siederete soli a rilassarvi, colorerá le serate in compagnia ma nello stesso tempo vi chiederá le “attenzioni “, che darete voi o se necessario il vostro giardiniere.
Come spesso capita, bastano poche attenzioni per cambiare qualcosa: in questo caso, “al verde”!!!
G. C.