Domani Domenica 11 giugno, dalle ore 7,00 alle 23,00, gli elettori del Comune di Tricase saranno chiamati al voto, per rinnovare la composizione delle giunta e del consiglio comunale.
Di seguito le modalita’ di voto:
Nei comuni con più di 15mila abitanti come Tricase l’elettore si trova davanti una scheda con i nomi dei candidati sindaci. Accanto al nome di ogni candidato sindaco ci possono essere i simboli di più liste (e non più una soltanto) che lo appoggiano. Accanto al simbolo di ogni lista c’è infine lo spazio per indicare eventualmente al massimo due preferenze. Attenzione se si indicano due preferenze devono essere di genere diverso.
Possibilità del voto disgiunto:
Nei comuni con più di 15mila abitanti l’elettore ha molte più opzioni. Nel caso voglia votare per un candidato sindaco ma non per uno dei partiti, può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco: in questo caso il voto va solo al candidato sindaco e non anche alla lista. Si può anche tracciare un segno solo sul simbolo della lista: in questo caso però il voto è attribuito sia alla lista che al candidato sindaco. Oppure si può tracciare un simbolo sia sul nome del candidato sindaco che su una delle liste che lo appoggiano. È possibile anche votare per un candidato sindaco e una lista collegata a un candidato sindaco diverso (il cosiddetto voto disgiunto): un meccanismo studiato per costringere i partiti ad accordarsi sul nome di un candidato sindaco “di valore” in grado di strappare consensi anche agli schieramenti avversari.
Il ballottaggio nei comuni con più di 15mila abitanti:
E’ eletto sindaco il primo candidato che ha superato il 50% più uno dei voti. Se le liste collegate hanno superato il 40% dei voti (e nessuna altra coalizione di liste, o lista, ha superato il 50% dei voti), ottengono il 60% dei seggi. Gli altri seggi vengono distribuiti tra le altre liste (che hanno però superato il 3%) in proporzione ai voti ottenuti. I seggi vengono distribuite alle liste in base ai voti ottenuti, e assegnati ai candidati in base alle loro preferenze. Se nessun candidato sindaco supera il 50% più uno dei voti, si va due settimane dopo al ballottaggio tra i due candidati con più voti. Tra primo e secondo turno (ma al massimo entro sette giorni dal primo turno) è possibile stringere alleanze (i cosiddetti apparentamenti) con liste escluse dal secondo turno. Le liste che appoggiano il candidato eletto sindaco al secondo turno ottengono il 60% dei seggi.
Il caso di un sindaco eletto, ma senza maggioranza in consiglio:
Per effetto del voto disgiunto si può anche verificare il caso della cosiddetta “anatra zoppa”: un candidato eletto sindaco ma senza maggioranza in consiglio comunale. È stato questo il caso per esempio del comune di Isernia nel 2012. Il candidato del centrosinistra Ugo De Vivo vinse con il 57,4% al secondo turno, ma le liste del centrodestra ottennero al primo turno il 58,7%. De Vivo fu eletto sindaco, ma le sue liste ottennero solo 8 seggi, contro i 20 del centrodestra. Il sindaco in questo caso entra in carica (essendo eletto direttamente dai cittadini non ha bisogno del voto di fiducia del consiglio). Tuttavia, per approvare i singoli provvedimenti deve puntare al sostegno anche delle liste che non lo hanno sostenuto.
TESSERA ELETTORALE SMARRITA O ESAURITA:
In caso di tessera smarrita (o esaurita), l’elettore potrà richiedere il duplicato (o il rinnovo) presso l’ufficio elettorale comunale, che resterà aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7,00 alle ore 23,00.