Cultura, Lucugnano, Politica

ANNULLAMENTO BANDO PALAZZO COMI, LE REAZIONI DEI POLITICI

Dopo l’annullamento in autotutela del bando su Palazzo Comi e Circolo cittadino di Lecce da parte della Provincia di Lecce, (Leggi qui), arrivano le prime reazioni dei politici che si sono impegnati a fianco del Comitato Pro Palazzo Comi – Casa delle Cultura.

Carlo Chiuri, Sindaco di Tricase:  “Una notizia veramente bella che rende giustizia a tutti i Tricasini. Palazzo Comi è e continuerà ad essere un pezzo della nostra storia e un contenitore culturale importante per il nostro futuro.
Il 7 giugno, abbiamo invitato il Presidente Gabellone a Lucugnano per aprire un dialogo, prima sconosciuto, che ha portato alla odierna conclusione.
Il lavoro di dialogo, di resistenza e amore per il nostro paese, ha prodotto in data odierna, 19 gennaio 2018, la bellissima notizia che aspettavamo: LA REVOCA DEL BANDO.
Noi da sempre siamo convinti che il dialogo sia la chiave per risolvere i problemi e il risultato odierno ne è una conferma. Tutta l’Amministrazione Comunale rendere onore a Simone Coluccia e a tutto il Comitato Pro Palazzo Comi perché con il loro continuo e appassionato impegno hanno insegnato a Tricase che credere fortemente nelle cose giuste porta sempre a risultati positivi.

Loredana Capone, Assessore Regionale: “La decisione della Provincia di Lecce di bloccare il procedimento di concessione ai privati di parte di Palazzo Comi è una buona notizia per la cultura salentina. Ancora migliore se cade in coincidenza del cinquantesimo anniversario della scomparsa del Poeta.
Questa decisione sgombra il campo da qualsiasi ostacolo relativo alla riunificazione in una unica strategia di valorizzazione dell’intero palazzo, come più volte auspicato anche dalla soprintendenza. L’auspicio è che in questa prospettiva possa essere rivista quanto prima la convenzione firmata tra Provincia e Regione per la valorizzazione della casa museo. Lo stato di conservazione del patrimonio librario, dei mobili, degli infissi e della stessa struttura, richiedono interventi urgentissimi di restauro.
Io credo che se insieme al programma di iniziative per il cinquantenario, alle quali stiamo lavorando insieme alle associazioni che hanno difeso Palazzo Comi in questi anni, riuscissimo anche ad avviare i necessari interventi di restauro e valorizzazione, avremmo fatto tutti insieme un passo decisivo verso quello che Donato Valli definiva come “un dovere civico e impegno politico comune”.

Nunzio Dell’Abate, Consigliere Comunale: “Finalmente revocato il bando di assegnazione trentennale a privati di Casa Comi. Ora tutti al lavoro per trovare la migliore forma di valorizzazione del prestigioso palazzo e del suo inestimabile patrimonio librario.  Va dato merito al Direttore Generale della Provincia che, alla luce di tutte le grossolane criticità emerse, ha avocato a se’ il procedimento di gara e disposto l’ annullamento in autotutela. Ma prima ancora va dato merito a tutti coloro, Comitato Comi in testa, che si sono spesi per questo risultato. È un gran giorno per la comunità del sud Salento, per la sua storia e per la sua cultura”.

Sergio Blasi, Consigliere Regionale: “L’annullamento in autotutela del bando con cui la Provincia di Lecce affidava Palazzo Comi ad ente terzo dimostra come il comitato “ProPalazzo Comi – Casa della Cultura”, nato dal basso, avesse ragione sulla leggerezza con cui è stata condotta la vicenda oltre che l’assoluta indifferenza al reale inestimabile valore di una struttura che con i suoi beni mobili e con tutto ciò che rappresenta merita maggiore considerazione. Auspico dunque che venga estesa la convenzione tra Provincia di Lecce e Regione Puglia all’intero immobile, incluse le biblioteche storiche e la casa museo al primo piano. Palazzo Comi versa ormai da anni in uno stato di semi abbandono, ora al comitato e alla Regione spetta il compito di investire e di lavorare per la rinascita di un polo culturale di qualità.”

Danilo Scorrano, Consigliere Provinciale: “Annullato oggi il bando per Palazzo Comi. Tre anni di battaglie in consiglio provinciale per far capire che un bene di tale importanza non poteva essere concesso per scopi diversi da quelli della valorizzazione e della fruizione di un patrimonio culturale di inestimabile valore. Da sempre, con tutti i mezzi a disposizione, abbiamo chiesto l’annullamento del bando.
Abbiamo condiviso le battaglie di comitati e cittadini che manifestavano il loro dissenso nei confronti di una scelta sbagliata.
Ci siamo scontrati con la sordità e l’arroganza di chi difendeva il bando quantificando in denari i probabili benefici, non capendo che in questi casi ci si deve arricchire l’anima e lo spirito di sapere e tutti devono poterne giovare”.

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