Cronaca, Giustizia, Tricase

ASSOLTO GIOVANE MOTOCICLISTA DI TRICASE: “LA POSITIVITA’ AI CANNABINOIDI NON PROVA L’ALTERAZIONE PSICO-FISICA”

TRICASE  –  Importante e significativa sentenza emessa dal Tribunale per i Minorenni di Lecce nei confronti di un minore di Tricase difeso dall’avvocato Tony Indino.

Non e’ sufficiente la sola traccia di stupefacenti nel sangue per essere considerati colpevoli del reato di guida sotto l’effetto di stupefacenti, poiche’ tali tracce permangono nel corpo umano a distanza anche di un mese dall’assunzione. Lo stato di alterazione deve risultare attuale.

Chi ha assunto cannabinoidi continua per diversi giorni a risultare positivo agli esami del caso pur non essendo in stato di alterazione psico fisica.

I fatti

“I Carabinieri di Tricase sono intervenuti a seguito del sinistro stradale avvenuto a Gagliano del Capo, tra il ciclomotore guidato dal giovane imputato e un’autovettura Alfa Romeo 159 che aveva tamponato il ciclomotore che la precedeva.

A seguito dell’impatto il conducente del ciclomotore veniva sbalzato al suolo. Sul posto, il conducente dell’autovettura risultava negativo all’accertamento alcolemico; il minore veniva trasportato con autolettiga del 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale “G. Panico” di Tricase. Veniva, quindi, sottoposto agli accertamenti previsti dall’art. 187, cooma 4 DL.vo 28571992; dal referto dei test di screening sulle urine effettuato dall’Ospedale di Tricase, risulta un esito positivo, non quantificato, soltanto per i cannabinoidi”.

La Corte Costituzionale, con ordinanza numero 277 del 27/07/2004, ha statuito che la norma in questione non vieta di guidare “dopo avere usato stupefacenti” , ma assoggetta a sanzione penale la condotta di chi si mette alla guida in uno stato di alterazione provocato dall’uso di sostanze stupefacenti. 

La sentenza

“Non puo’ dirsi che le modalita’ dell’incidente siano da evidenziare da sole uno stato di alterazione psico-fisica del minore e, pertanto  in mancanza della constatazione diretta di altri sintomi riferibili univocamente ad uno stato di alterazione psico-fisica indipendente dallo shock dell’incidente, non vi sono le basi per ritenere il minore responsabile”

Per questo motivo il gup del Tribunale per i Minorenni di Lecce, Ada Colluto, nella sentenza con rito abbreviato, ha accolto la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Tony indino, ed ha assolto un minorenne che era rimasto coinvolto in un incidente con la formula piena perche’ il fatto non sussiste.

 

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