ALESSANO – Sconcerto e sdegno hanno suscitato nella Comunità di Alessano e nella frazione di Montesardo, ma anche in tanti cittadini dei paesi vicini e di turisti di passaggio, le scritte e le immagini volgari e blasfeme, in vernice spray di colore rosso e nero, che alcuni ignoti, la
notte di venerdì 7 agosto, hanno perpetrato ai danni della chiesetta rurale medievale del sec. XVI, situata nell’insediamento rupestre di Macurano, sulla strada provinciale 210, nella frazione di Montesardo.
Fu costruita tra la fine del ‘500 e gli inizi del’600 sul terreno delfeudatario De Franchis, e dedicata a S. Stefano; attualmente è di proprietà della Famiglia Bleve di Corsano. Gli autori dell’ esecrabile atto vandalico, oltre a danneggiare con scritte sacrileghe il prospetto d’ingresso e i due prospetti laterali esterni della chiesetta, che ogni anno, il lunedì successivo alla pasquetta, attira da Alessano e dai paesi vicini numerosi
fedeli e devoti per la Messa celebrata dal parroco di Montesardo e per la piccola e suggestiva fiera mercato, hanno anche preso di mira, successivamente, un muro di tufi, in Via Cappuccini ad Alessano, di fronte alla villetta adiacente al Convento dei frati.
Auspicando che in tempi brevi i suddetti luoghi deturpati e offesi vengano ripristinati, il Vescovo Mons. Vito Angiuli, deplora questi atti continui di vandalismo e profanazione contro luoghi di culto e oggetti di devozione che destano sgomento nella Comunità diocesana e su
tutto il territorio, perché danneggiano sia la fede e la devozione di tante persone, così come il patrimonio religioso della Chiesa, sia la tradizione storica, culturale e artistica. Il presule inoltre assicura la sua vicinanza alla comunità alessanese e invita tutti i fedeli della diocesi
con i loro pastori, ad elevare alla Misericordia divina opportune preghiere di riparazione.
Sono agnostico ma non apprezzo certi comportamento irrispettosi verso chi la pensa diversamente da me. Persone rozze che dovrebbero essere individuate e condannate severanente ed anche a pulire i segni negativi del loro passaggio.