TRICASE – POGGIARDO – Il Progetto di riqualificazione e valorizzazione del sistema museale di Vaste – Poggiardo meritoriamente finanziato dalla Regione Puglia, nell’ambito del FESR 2007-2013 rappresenta palesemente che un impiego intelligente e sinergico delle risorse disponibili può portare significativi contributi per la crescita del territorio, sia in termini di rivalutazione del patrimonio culturale e dunque di sviluppo dell’attrattività turistica, sia, in termini di consapevolezza della propria identità culturale e storica. La realizzazione del Progetto risponde pienamente ad un’esigenza del Comune di Poggiardo: lavorare nell’ottica “del Sistema”. Sul territorio esistono “piccole perle culturali”, afferma il dott. Ciriolo, presidente del G.A.L., intervistato in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Poggiardo, che considerate in modo isolato non costituiscono attrattività, ma inserite in un “sistema culturale”, da monadi isolate diventano un percorso di valore creando un effetto moltiplicatore (Bottom up).
Tra gli aspetti positivi dell’intervento progettuale, individuati dai ragazzi, va annoverato la creazione del “sistema territorio”, intendendo con questa espressione la ricchezza insita in ogni “bene”, che è lì, fermo da millenni in attesa di riprendere vita proprio dalla relazione con altri “beni”. La forza risiede nel dare un soffio vitale a ciò che sembra morto, ma che racchiude l’anima, lo spirito di un intero popolo. Il Progetto ha garantito in maniera continuativa all’utenza visite guidate programmate, su richiesta e con guida esterna, assicurando la fruizione dell’intero SMVP con l’ausilio di personale altamente qualificato in grado di relazionarsi sia in lingua madre, che in lingua inglese.
L’intervento ha, inoltre, complessivamente migliorato il contesto territoriale, portando vantaggi diretti a tutti i servizi ricettivi, come risulta dall’indagine svolta dai ragazzi. Da un’intervista rivolta ai titolari di attività ricettive è emerso che gli introiti economici sono lievitati proprio dopo la riqualificazione dell’area museale, in quanto il flusso turistico italiano e straniero è aumentato, apportando quindi maggiore vivacità all’economia del paese. Tutto questo grazie ad una riqualificazione che ha tenuto conto di ogni tipo di utente, rendendo la visita all’area museale adatta a persone con disabilità (sono presenti ascensori, rampe, testi in braille, bagni specifici, …), a famiglie, a persone straniere (i servizi sono forniti in lingue diverse dall’italiano), ad amanti della tecnologia che si interfacciano con modalità innovative.
Purtroppo il lungo periodo del lockdown ha portato a delle conseguenze devastanti: l’area che fino ad un anno fa era ben curata e pullulante di vita, ora è coperta da erbacce. Un museo vive se è aperto al visitatore: se tale situazione dovesse continuare potrebbero andare perduti molti dei risultati raggiunti. Sarebbe auspicabile che le varie amministrazioni continuassero a monitorare lo stato di salute del sito con interventi repentini ed efficaci, in grado di migliorarne la fruizione e al contempo di inserirlo in maniera sempre più incisiva nel “sistema economico territoriale”.