Edilizia scolastica:il 39% degli edifici necessita di interventi di manutenzione urgente e il 29,3% è in aree a rischio sismico. Legambiente presenta l’indagine annuale sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi scolastici
Per Legambiente sono ancora tante le questioni da affrontare: prima fra tutte la forte disparità territoriale che c’è tra Nord, Sud ed isole del Paese in fatto di qualità del patrimonio edilizio scolastico, di investimenti, servizi e buone pratiche sostenibili.
A confermarlo sono ancora una volta i dati del XVI Rapporto Ecosistema Scuola, l’indagine annuale di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi scolastici della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 96 capoluoghi di provincia presentata oggi a Milano a Palazzo Sormani.
IN PUGLIA Sono LECCE (36º) Bari (55º), Brindisi (57º), Foggia (76º) e Taranto (81º), le città pugliesi che entrano nella graduatoria nazionale di Ecosistema Scuola.
In Puglia gli edifici scolastici Costruiti dopo il ’74 , anno di entrata in vigore della normativa antisismica sono il 56,2%, contro il 34,7% del dato medio nazionale. Edifici più nuovi ma con una maggiore necessità di manutenzione urgente, sono infatti il 41,7% quelli che richiedono interventi, 39,1% la media nazionale. Un risultato che trova alcune conferme nei dati relativi alla messa a norma degli edifici e all’acquisizioni delle certificazioni visto che solo il 29,4% possiede quello di collaudo statico ;50,4% il dato nazionale) e il 14,9% di agibilità (59,7% la media nazionale). Sopra la media le scuole in possesso di certificazione igienico-sanitaria, certificato di prevenzione incendi, impianti elettrici a norma, requisiti di accessibilità.
Rispetto alle buone pratiche e ai servizi messi a disposizione delle scuole i risultati presentano tante luci ma anche molte ombre. Buono il dato sul servizio di scuolabus, garantito al 37,5% degli edifici, contro una media nazionale del 25,8%, assolutamente carente il pedibus a disposizione dello 0,3% delle scuole, 5,2% la media nazionale. Tutti i Comuni dichiarano di finanziare progetti e iniziative per gli under 14. La sicurezza nelle aree antistanti le scuole è garantita dalla presenza di attraversamenti pedonali, per il 75,8%, di aree di sosta per le auto, per il 61%, di nonni vigili, per il 16,4%. Nessuna scuola risulta essere in Zone 30 e non risultano istituite strade scolastiche.
Nelle mense scolastiche la media di prodotti bio utilizzati nei pasti è del 50%, contro il 51,3% del dato medio nazionale, vengono utilizzati prevalentemente piatti in plastica/carta, in nessuna è presente la cucina interna. Brindisi la città dove nelle mense vengono somministrati pasti 100% bio.
I dati della raccolta differenziata sono tutti sotto la media nazionale, soprattutto per quanto riguarda alluminio, organico e toner, con la sola eccezione del vetro. Sul fronte delle rinnovabili la Puglia è la regione italiana che vede la maggior presenza di impianti nelle scuole: sono il 53,9% gli edifici in cui sono presenti, contro il 14,3% della media nazionale.
Tra questi edifici, il 93,8% ha impianti solari fotovoltaici, il 4,8% solari termici. Rispetto ai monitoraggi ambientali per verificare la presenza di amianto e di radon: Bari e Lecce le uniche città ad averli realizzati entrambi. Le antenne cellulari costituiscono la principale fonte di rischio ambientale, con il 13,4% degli edifici in prossimità. Sono il 6,5% le scuole tra 1 e 5 km da aeroporti.