TRICASE – Il vicesindaco di Tricase Andrea Ciardo interviene sulla questione “furti e microcriminalità” che da alcuni mesi affliggono commercianti e cittadini e lo fa con due distinti post su fb.
“Da quando ho accettato la carica di vicesindaco, ho cercato di mitigare la mia proverbiale “impulsività politica”. Perché quando si è giovani, si rischia di far parlare la passione, il cuore, la rabbia a volte. Ma quando si è amministratori, i cittadini e la quotidianità di una città richiedono riflessione, ponderazione, calma e concretezza.
Avrei volentieri scritto altro, ma per educazione politica e per il rispetto nei confronti dei cittadini tutti, mi limito a dire che le polemiche le lascio agli altri. La città ha bisogno di essere rassicurata e, senza proclami e senza comunicati, si sta lavorando nella direzione giusta. E lo si sta facendo con gli strumenti a disposizione dell’Ente:
1. Ricognizione puntuale dei sistemi di sorveglianza attiva e passiva;
2. Programmazione attività compatibili con le risorse finanziarie dell’Ente;
3. Interlocuzione con Enti preposti al controllo del territorio e con Forze dell’Ordine (mi fa specie che rappresentanti delle Istituzioni ridicolizzino l’attività della Prefettura di Lecce come “tavolate”);
4. Focus sulle difficoltà sociali aggravate dalla pandemia.
5. Confronto diretto e costante con le associazioni di categoria rappresentanti le attività direttamente colpite dagli episodi in questione.I riflettori, come già detto, li lascio volentieri agli altri.
A chi li cerca costantemente, a chi non può farne a meno. Mi interessa dare tutto me stesso per rispettare il mandato affidatomi dai cittadini. Magari sbaglierò, ma quando torno a casa so di poter tornare con la schiena dritta.
La microcriminalità non può essere la risposta alle difficoltà sociali aggravate dalla pandemia. Questi episodi non fanno altro che dar “linfa negativa” al disagio sociale.
Il sindaco De Donno, così come preannunciato, ha sentito Sua Eccellenza il Prefetto e nelle prossime ore attendiamo la convocazione di un tavolo ad hoc per “accendere i riflettori” sulla questione. Il nostro ringraziamento, dunque, alla Prefettura di Lecce che, come già accaduto in passato, ha ascoltato la voce della nostra città. Nel frattempo, occorre combattere questi fenomeni con le “armi” a disposizione della città, fra cui welfare e solidarietà.
Perché non vi è solo una questione di irrigidimento dei controlli, ma anche di offrire una prospettiva di sicurezza ai cittadini. Perché per ogni porta rotta, per ogni effrazione, per ogni vetro frantumato c’è un’attività in difficoltà, c’è un imprenditore che lotta, ci sono cittadini che si sentono insicuri.
E allora è necessario fare fronte comune. Istituzioni e cittadini. Occorre essere comunità, nel senso più bello del termine. Sia chiaro, la delinquenza rimane delinquenza e l’illegalità non è la benvenuta a Tricase.“