Politica, Tricase

INTERVISTA DE “IL VOLANTINO” AL CAPO DELL’OPPOSIZIONE.

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Lei viene considerato il capo dell’opposizione all’amministrazione Coppola. E’ soddisfatto di questa definizione?
Preferirei “alternativo”. E piuttosto che “capo”, “punta” per mutuare un termine calcistico, finalizzatore di un gioco di squadra che coinvolge più parti per un obiettivo comune.

Qualcuno definisce il Suo modo di fare opposizione troppo giuridico o, in altre parole, fatto a suon di denunce e con carte bollate. Cosa risponde?
Mi hanno insegnato che essere “migliore” degli altri significa mettersi al servizio degli altri e non al di sopra della legge. Quel “qualcuno” non dovrebbe puntare l’indice sull’effetto, ma dovrebbe ripensare alla causa e avere un po’ di umiltà nell’ascoltare e nel confrontarsi, piuttosto che denigrare. Legalità e trasparenza sono il vademecum dell’amministratore ed il minimo che il cittadino si attende. E’ proprio necessario che sia il TAR a dover fermare la Giunta Comunale che affida direttamente incarichi all’esterno e addirittura ne determina il corrispettivo (uno per tutti, l’incarico di redazione del PUG)?

Dopo aver svolto le funzioni di assessore nella Giunta Musarò ha sfiorato la elezione a Sindaco andando al ballottaggio. Come ha vissuto quella sconfitta (se la ritiene tale)? E quali le cause?
Personalmente, non ho avuto neppure tempo di soffermarmi che mi son visto assorbire da questa entusiasmante e faticante esperienza consiliare, che non ritengo affatto di secondo piano. Come gruppo, l’abbiamo vissuta male perché ci era sembrata forte in paese la volontà di rinnovamento. Per diktat dall’alto e per invidie e rancori, più di qualcuno, pur a costo di rinnegare la propria bandiera, ha preferito tranciarla. Ma ormai è acqua passata….continua a leggere su www.ilvolantinoditricase.it

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