PUGLIA – Il virus dell’influenza di tipo A, ceppo H3N2, è sbarcato ufficialmente in Puglia. Salute Salento ha sentito l’epidemiologa Maria Chironna, dell’Osservatorio epidemiologico regionale (Oer), che l’altro ieri ha isolato il ceppo.
«Finchè non viene isolato – chiarisce la dottoressa Chironna – non si può dire che c’è l’influenza. Il primo caso ha una qualche rilevanza perché permette di capire il ceppo e di dare raccomandazioni sulla possibilità di vaccinarsi. Possiamo dire che si fa ancora in tempo fino alla fine di dicembre».
La sorveglianza era partita ad ottobre ma finora il bel tempo non aveva favorito il diffondersi del virus che era atteso nel periodo da fine novembre a metà dicembre.
Finora i pochi soggetti costretti a letto dai sintomi dell’influenza erano attaccati da virus parainfluenzali e da altri virus. «Ora invece sappiamo che se i soggetti si mettono a letto con febbre alta, tosse, mal di gola e dolori articolari – spiega la Chironna – può trattarsi di influenza perché circolano i virus».
L’anno scorso è stato un anno anomalo. La Puglia fu la prima in Italia a isolare il virus a ottobre, molto in anticipo. «In effetti la campagna antinfluenzale del 2014 fu difficile – ricorda l’epidemiologa dell’Oer – con molti casi gravi e decessi associati. Quest’anno abbiamo il picco a fine gennaio e quindi siamo in linea con gli altri anni».
Quest’anno è stata cambiata la combinazione vaccinale. Si è utilizzato lo stesso ceppo del 2014 ma “driftato”, ossia che tiene conto della mutazione intervenuta.
In tutta la regione sono stati designati i medici «sentinella», sia di medicina generale, sia pediatri di libera scelta. Hanno il compito di segnalare all’Oer i casi di sintomatologia influenzale. Alcuni di loro inoltre prelevano un tampone faringeo e lo inviano a Bari. In provincia di Lecce i medici sentinella sono una ventina.