LA COOPERAZIONE TRA UNITA’ OPERATIVE MATERNO INFANTILI DA’ I SUOI FRUTTI
E’ stata dimessa la scorsa settimana. La sua storia è iniziata quando è venuta alla luce.
Nata a maggio presso l’ospedale di Tricase, grave prematura, alla 25° settimana di gestazione con peso di 720 grammi; nello stesso Ospedale è stata presa in carico dall’equipe della Unità Terapia Intensiva Neonatale. Oltre ai grossi problemi della prematurità, soprattutto respiratori, è andata incontro ad enterocolite necrotizzante, severa patologia addominale, spesso letale.
Dopo la valutazione dell’equipe di Chirurgia Pediatrica dell’ospedale di Casarano, si è reso necessario un urgente trattamento chirurgico.
Accertata l’intrasportabilità della piccola presso il Vito Fazzi di Lecce, sono stati i team di Chirurgia Pediatrica, di Anestesia ed il personale infermieristico di Casarano a spostarsi a Tricase, dove è stato effettuato il delicato intervento chirurgico sulla neonata con peso di 800 grammi.
La piccola ha superato la fase acuta rimanendo ricoverata a Tricase. Raggiunto un buon incremento ponderale, alla fine di agosto 2015, con un peso di circa 2 kg., come da programma chirurgico, è stata trasportata presso la UTIN di Lecce, dove si è centralizzata la gestione del suo percorso clinico.
E’ stato completato e portato a buon fine l’iter medico chirurgico, di nuovo con la collaborazione delle Unità Operative di Chirurgia Pediatrica, di Anestesia e del personale infermieristico del Ferrari di Casarano, della UTIN, della Chirurgia Plastica e del personale di sala operatoria del Fazzi.
La gestione di un caso così complesso dimostra il valore dell’integrazione tra operatori e della condivisione delle procedure: non è il bambino che “gira” per i reparti o tra i vari ospedali, ma sono le diverse equipe che agiscono intorno e sul bambino, si interfacciano continuativamente tra di loro per il monitoraggio in tempo reale di tutti i parametri clinici (nella fattispecie la trasmissione di dati tra Neonatalogi e Chirurghi Pediatri è stata un flusso continuo h/24).
Ecco un esempio di Buona Sanità: anche a Lecce si ottengono ottimi risultati lavorando in sinergia.