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LETTERA DI UNA FUTURA MAMMA SENZA UN GINECOLOGO OSPEDALIERO.

“Oggi 19 dicembre 2014, sono andata all’ospedale di Scorrano, per fare il secondo ciclo di tracciati previsto per la mia gravidanza ed ho trovato un’accoglienza veramente nulla. Premetto che sono alla 38° settimana e in procinto di partorire.

Quello che ho riscontratto nella mattina odierna, l’ho riscontrato anche il 17 dicembre scorso, sempre nel reparto di ginecologia dello stesso nosocomio.
Umanità, accoglienza: zero, soprattutto da parte dei medici ginecologi.

Preciso che non ho un medico che mi segue all’interno dell’ospedale, ma sono seguita da un medico che ha uno studio esterno, non ospedaliero, che non lavora quindi nel nosocomio di Scorrano, come altri ginecologi che lavorano sia in ospedale che privatamente.

Andiamo al punto: mi sono recata all’ospedale per fare il secondo tracciato e l’elettrocardiogramma come previsto. I medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia sono stati molto scorbutici e mi trattavano quasi con aria di insufficienza, qualcuno era persino risentito perché facevo domande, chiedendo spiegazioni sullo stato di salute del bambino.

Questo atteggiamento non l’ho visto invece nella Capo Sala e negli operatori, che sono tutti disponibili e quando possono chiariscono ogni dubbio o incertezza del caso.
Il personale medico invece lascia molto a desiderare. Sbattuta da un ambulatorio ad un altro, senza che comprendessi cosa dovessi fare, non sono riuscita a farmi leggere e controllare gli esami fatti in precedenza.

Il mio sospetto é che non essendo paziente di alcun ginecologo del reparto ospedaliero, io venga trattata come una gravida di serie B, rispetto a chi invece essendo paziente del medico che lavora a Scorrano, venga tratta con maggiore attenzione, per cui quando si reca in ospedale, trova tutta la omprensione e l’attenzione dovuta, i malati però dovrebbero essere tutti uguali e nondi serie A o serie B.

Fonte: Sanitasalento.net

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