L’export nazionale “vola”, quello salentino arretra del 2,2%
L’export delle imprese salentine chiude il 2017 con una leggera flessione del -2,2% ed un fatturato di oltre 497 milioni di euro, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale, che registra un incremento dell’export del 7,4%, e regionale (+4,1%). Nell’ambito della regione Puglia, anche la provincia dauna (750,8 milioni di euro) registra una flessione analoga (-2,2%) a quella salentina, mentre l’incremento percentuale più elevato spetta alla provincia di Barletta Andria Trani (+8,4%) con un fatturato estero di 559 milioni di euro, seguita da quella barese (+6,1%) che, con gli oltre 4 miliardi di euro di vendite estere, copre il 50% delle esportazioni pugliesi. La provincia di Taranto è seconda per valore delle esportazioni con 1,3 miliardi di euro (+4,6%) che rappresentano oltre il 16% del totale regionale; infine la provincia brindisina chiude l’anno con vendite estere pari a 980 mln di euro (+1,4%), circa il 12% dell’export pugliese. L’apporto più contenuto all’export della Puglia spetta proprio alla provincia salentina, le cui vendite estere rappresentano il 6% di quelle della regione. A livello nazionale sono le regioni della Lombardia (+7,5%), Emilia Romagna (+6,7%), Piemonte (+7,7%) e Lazio (+17,2%) a dare il maggior contributo all’export del Paese, mentre segnali negativi si registrano per Basilicata (-13,3%), Marche (-2,0%) e Molise (-23,9%).
Grafico n. 1 – Import-export province pugliesi anno 2017
Fonte Istat- elaborazioni Ufficio Statistica e Studi
“Mentre i dati dell’export nazionale sono confortanti per il made in Italy, registrando nel 2017 un incremento del 7,4% – commenta Alfredo Prete presidente dell’Ente camerale – quelli relativi al nostro territorio e, in generale, al meridione mostrano un andamento difficoltoso. I segnali di ripresa dell’economia mondiale hanno avuto riverberi positivi sull’economia italiana, in particolare sul commercio estero, ma il nostro sud fa fatica ad agganciare la ripresa. Tornando all’analisi del nostro export, i buoni risultati registrati dal settore dell’abbigliamento, le cui esportazioni nell’anno sono cresciute del 30%, non sono stati sufficienti a bilanciare la flessione di altri comparti, come quelli legati alla produzione di macchinari e apparecchiature, (comparto di peso per l’export salentino) e alla produzione di materiali per l’edilizia. Sicuramente sul nostro territorio sono presenti delle imprese che lavorano bene con l’estero, alcune di esse sono anche molto ben strutturate, ma altre hanno un approccio sporadico con i mercati esterni ai confini nazionali, senza sfruttare pienamente le proprie potenzialità e, conseguentemente, senza registrare un significativo impatto in termini di fatturato. E’ proprio a tali imprese che si rivolge la Camera di Commercio di Lecce con varie iniziative che ha messo in cantiere per il 2018, una delle quali verrà avviata nel prossimo mese di aprile, nell’ambito di un progetto del sistema camerale legato al sostegno all’export delle PMI; lavoreremo per contribuire alla crescita ed al consolidamento dell’export salentino e ad una maggiore esposizione internazionale delle aziende, attraverso un programma di contatto “porta a porta” delle imprese a più elevato potenziale sull’estero, con l’obiettivo di individuare, formare ed avviare ai mercati esteri un numero consistente di PMI, anche utilizzando la leva del digitale. L’iniziativa ha una duplice finalità: favorire l’avvio all’internazionalizzazione delle aziende che oggi non esportano – pur avendone le potenzialità – e rafforzare la presenza di quelle che già operano nei mercati esteri in maniera occasionale o limitata”.
I settori – Dal punto di vista settoriale il maggior contributo alle esportazioni salentine proviene dall’industria dei macchinari e apparecchiature (40% sul totale) con circa 198 milioni di euro di merci esportate, anche se l’export del settore registra una flessione dell’8,4% rispetto al 2016. Il comparto dell’abbigliamento chiude l’anno con un’ottima performance avendo registrato circa il 30% in più rispetto all’anno precedente e un fatturato estero di oltre 68 milioni di euro, inoltre, il volume delle esportazioni degli ultimi tre anni evidenzia un trend di crescita. Stabili le vendite estere del settore degli articoli in pelle, sostanzialmente calzature, pari a circa 57 milioni di euro (+0,7%); rimanendo nel settore moda, l’export del comparto tessile registra una flessione del 3% e un fatturato di 8,2 milioni di euro. Anche le vendite estere di prodotti in metallo registrano un incremento del 9,1% per un fatturato di 34,7 milioni di euro; stabili le esportazioni di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+0,3%) per un fatturato di 12,6 milioni di euro. Le esportazioni di prodotti agricoli registrano una flessione del 24% per un valore di 9,3 milioni di euro, analogamente a quelle delle bevande (vino), le cui vendite estere nel 2017 sono diminuite del 5,3%, per un valore di 29,8 milioni di euro). L’export degli altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi ha registrato un vero e proprio tracollo (-63% rispetto al 2016 e -79,4% rispetto al 2015), imputabile al calo esponenziale delle esportazioni di cemento, calce e gesso: basti pensare che le vendite estere di tali materiali per l’edilizia nel 2015 raggiungevano i 20,2 milioni di euro oggi ammontano a poco più di mezzo milione di euro.
Grafico n. 2 – Principali prodotti esportati provincia di Lecce – anno 2017
Fonte Istat- elaborazioni Ufficio Statistica e Studi
Per quanto riguarda le importazioni, cresciute rispetto al 2016 di quasi il 7% per un totale di 319 milioni di euro, sono soprattutto i prodotti alimentari con oltre 54 milioni di euro ad incidere maggiormente sul totale (17%), con un incremento del 15,5%: la provincia di Lecce importa soprattutto carne (23,8 mln), pesce (14,6 mln), olii e grassi vegetali ed animali (6,3 mln) e prodotti lattiero-caseari (5,8 mln). Seguono le importazioni di macchinari e apparecchiature con 37,8 milioni di euro e una crescita rispetto al 2016 del 36,1%. Le imprese salentine, inoltre, acquistano dall’estero prodotti agricoli per 29,2 milioni (+2,5%), articoli in gomma e materie plastiche per circa 27 mln (+19,2%), prodotti della metallurgia con quasi 22 mln registrano un incremento del 38,5%. Un altro settore di “peso” per le importazioni leccesi sono gli articoli in pelle con 21,8 mln ( di cui oltre 20 milioni di calzature) e una crescita del 15,9%.
Grafico n. 3 – Principali prodotti esportati provincia di Lecce – anno 2017
Fonte Istat- elaborazioni Ufficio Statistica e Studi
I paesi – I paesi europei si confermano i principali mercati di sbocco per le merci “made in Salento”, con un fatturato di 373,7 milioni di euro rappresentano, infatti, il 75% dell’export salentino, con un leggero incremento (+2,1%) rispetto al 2016. Subito dopo segue l’Asia, con un peso del 10%, verso cui sono diretti manufatti per un valore di oltre 49,2 milioni di euro in crescita del 7,8% rispetto allo scorso anno. Verso il nuovo continente le nostre imprese esportano merci per un valore di 46,8 mln, in calo del 12% rispetto al 2016 e un contributo all’export provinciale del 9%; dimezzatosi in un anno l’export verso i paesi africani che complessivamente rappresentano un fatturato di oltre 18 mln di euro (-50,2%), con un’incidenza del 4%. Le esportazioni verso l’Oceania, pari a poco più di 9 milioni di euro e un “peso” sul totale provinciale di circa il 2%, registrano un incremento, rispetto all’anno precedente, del 41,2%.
Grafico n. 4 – Esportazioni della provincia di Lecce anno 2017
Fonte Istat- elaborazioni Ufficio Statistica e Studi
Svizzera, Francia e Germania si confermano i principali partners commerciali europei delle imprese della provincia. Verso il paese elvetico le imprese salentine hanno venduto merci per complessivi 76 mln di euro, registrando un incremento del 35,6%. Il fatturato estero ha riguardato, in particolare, capi di abbigliamento per un fatturato di 39,8 mln di euro, calzature per 18,8 mln e bevande (vino) per 6,7 mln. Le importazioni dal paese elvetico, cresciute anch’esse de 1239,8%, ammontano a 4,7 milioni di euro, dei quali 2,7 riferiti a metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi. L’export verso la Francia ha registrato, invece, una flessione del 7,2% per un totale di 52,2 milioni di euro dei quali 22,4 sono costituiti da macchinari e apparecchiature e 5,7 da armi e munizioni; per quanto riguarda le importazioni, anch’esse diminuite del 2,5% per un valore di 30,7 mln, sono costituite soprattutto da carni lavorate e conservate per un fatturato di 15,3 milioni di euro. Cresciuto del 7,2% l’export diretto in Germania, che nel 2017 ha raggiunto i 46,5 mln di euro, dei quali 17,6 costituiti da macchinari, calzature (7,8 mln) e vino (7,6 mln); per quanto riguarda le importazioni, complessivamente pari a 53 mln, le imprese leccesi acquistano soprattutto articoli in gomma e plastica per un valore di 13,6 mln e macchinari per 8,2 mln. Anche le esportazioni verso gli Stati Uniti d’America hanno subìto nel 2017 una flessione dell’11,2% attestandosi a 42 mln di fatturato, dei quali 28,7 riconducibili a macchine per impieghi speciali. Al contrario le importazioni dagli U.S.A. sono cresciute del 35,6% attestandosi a quasi 16 milioni di euro, dei quali la fetta più consistente è rappresentata da prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (4,8 milioni).
Grafico n. 5 – Principali paesi dell’import-export della provincia di Lecce – anno 2017
Fonte Istat- elaborazioni Ufficio Statistica e Studi
Da sottolineare, infine, il fatto che le esportazioni verso alcuni paesi, pur non essendo eccessivamente elevate, hanno però registrato nel 2017 una crescita interessante, come ad esempio l’export diretto in Polonia cresciuto nel 2017 del 95% raggiungendo la cifra di quasi 11 mln, dei quali oltre 3 rappresentati da macchine per impieghi speciali. Discorso analogo per la Cina, verso cui le esportazioni sono cresciute del 90% attestandosi a 5,3 mln di euro e l’Arabia Saudita che ha acquistato dal Salento manufatti per un valore di 2,5 mln, registrando un incremento rispetto al 2016 del 178,8%. La Cina, inoltre, rappresenta, dal versante importazioni, un importante partner commerciale per le imprese salentine: nel 2017, infatti, nel Salento sono giunti manufatti cinesi pari a 33 milioni di euro, cifra di tutto rispetto e con un trend in crescita considerando il triennio 2015-2017, in buona parte costituita da macchinari e attrezzature (9,7 milioni) e prodotti in metallo (5,5 mln). Gli imprenditori salentini, invece, hanno venduto a quelli cinesi soprattutto vino le cui vendite sono passate da circa 1 milione di euro del 2015 agli attuali 2,2; mentre verso l’Arabia Saudita le esportazioni salentine sono cresciute grazie alle macchine per impieghi speciali che hanno raggiunto 1,7 milioni di euro.
Un altro aspetto, negativo, che va evidenziato, è il crollo delle esportazioni verso alcuni paesi come la Turchia e l’Algeria: nel 2015 le imprese leccesi esportavano verso questi due paesi, rispettivamente, beni per un fatturato di 33,5 e 24,4 milioni, due anni dopo tali fatturati sono crollati rispettivamente a 8,2 e 5,5. Tale importante flessione è dovuta, nel caso della Turchia, al crollo degli acquisti da parte di tale paese di macchinari di impiego generale e speciale, mentre nel caso dell’Algeria a quelli di cemento calce e gesso, passati da 16,7 milioni nel 2015 a zero nel 2017.
Tabella n. 1 – Import-export della provincia di Lecce – anno 2017
Divisioni | IMP2016 | IMP2017 | EXP2016 | EXP2017 | Var. % IMP 2016/17 | Var. % EXP 2016/17 |
AA01-Prodotti agricoli, animali e della caccia | 28.529.532 | 29.240.717 | 12.300.717 | 9.335.806 | 2,5 | -24,1 |
AA02-Prodotti della silvicoltura | 80.927 | 68.949 | 10.171 | 15.170 | -14,8 | 49,1 |
AA03-Prodotti della pesca e dell’acquacoltura | 4.515.655 | 5.025.668 | 3.916 | 204 | 11,3 | -94,8 |
BB06-Petrolio greggio e gas naturale | 0 | 0 | 0 | 0 | – | – |
BB07-Minerali metalliferi | 0 | 0 | 0 | 0 | – | – |
BB08-Altri minerali da cave e miniere | 863.620 | 996.721 | 249.198 | 105.028 | 15,4 | -57,9 |
CA10-Prodotti alimentari | 46.874.821 | 54.151.406 | 17.605.681 | 18.878.592 | 15,5 | 7,2 |
CA11-Bevande | 1.258.534 | 1.268.992 | 31.542.757 | 29.885.331 | 0,8 | -5,3 |
CB13-Prodotti tessili | 8.584.067 | 7.472.083 | 8.517.818 | 8.266.000 | -13,0 | -3,0 |
CB14-Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) | 15.357.918 | 10.197.724 | 52.498.115 | 68.176.113 | -33,6 | 29,9 |
CB15-Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili | 18.833.527 | 21.829.309 | 56.510.475 | 56.928.985 | 15,9 | 0,7 |
CC16-Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio | 5.701.373 | 5.479.338 | 1.023.890 | 279.148 | -3,9 | -72,7 |
CC17-Carta e prodotti di carta | 4.398.413 | 4.258.330 | 991.970 | 880.422 | -3,2 | -11,2 |
CC18-Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati | 3.347 | 3.618 | 30.624 | 0 | 8,1 | -100,0 |
CD19-Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio | 1.803.205 | 4.892.206 | 0 | 801.016 | 171,3 | – |
CE20-Prodotti chimici | 5.156.698 | 4.999.145 | 9.927.650 | 8.904.119 | -3,1 | -10,3 |
CF21-Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici | 6.401.175 | 6.890.642 | 5.487.384 | 4.342.204 | 7,6 | -20,9 |
CG22-Articoli in gomma e materie plastiche | 22.606.665 | 26.946.161 | 9.902.525 | 8.933.566 | 19,2 | -9,8 |
CG23-Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi | 7.954.952 | 7.050.767 | 14.779.017 | 5.472.768 | -11,4 | -63,0 |
CH24-Prodotti della metallurgia | 15.886.994 | 21.999.163 | 7.562.355 | 8.252.170 | 38,5 | 9,1 |
CH25-Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature | 7.521.804 | 12.392.148 | 31.821.758 | 34.724.685 | 64,7 | 9,1 |
CI26-Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi | 8.940.515 | 8.211.323 | 3.936.440 | 4.016.386 | -8,2 | 2,0 |
CJ27-Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche | 7.666.685 | 8.990.742 | 3.110.437 | 7.611.086 | 17,3 | 144,7 |
CK28-Macchinari e apparecchiature n.c.a. | 27.831.878 | 37.875.931 | 216.117.827 | 197.945.991 | 36,1 | -8,4 |
CL29-Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi | 10.605.576 | 13.265.252 | 12.536.686 | 12.570.140 | 25,1 | 0,3 |
CL30-Altri mezzi di trasporto | 4.888.976 | 823.690 | 2.406.768 | 2.328.156 | -83,2 | -3,3 |
CM31-Mobili | 5.550.178 | 4.839.260 | 2.411.109 | 3.276.199 | -12,8 | 35,9 |
CM32-Prodotti delle altre industrie manifatturiere | 13.094.671 | 16.394.937 | 4.502.806 | 3.409.086 | 25,2 | -24,3 |
EE38-Prodotti delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; prodotti dell’attività di recupero dei materiali | 17.021.832 | 2.796.259 | 1.848.510 | 1.575.743 | -83,6 | -14,8 |
JA58-Prodotti delle attività editoriali | 292.291 | 126.521 | 105.055 | 84.783 | -56,7 | -19,3 |
JA59-Prodotti delle attività di produzione cinematografica, video e programmi televisivi; registrazioni musicali e sonore | 41.849 | 42.264 | 0 | 1.263 | 1,0 | – |
RR90-Prodotti delle attività creative, artistiche e d’intrattenimento | 13.463 | 45.647 | 107.435 | 131.721 | 239,1 | 22,6 |
RR91-Prodotti delle attività di biblioteche, archivi, musei e di altre attività culturali | 3.546 | 0 | 0 | 0 | -100,0 | – |
VV89-Merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie | 225.426 | 467.887 | 573.949 | 199.625 | 107,6 | -65,2 |
Totale | 298.510.113 | 319.042.800 | 508.423.043 | 497.331.506 | 6,9 | -2,2 |
Fonte Istat- elaborazioni Ufficio Statistica e Studi
Tab. 2 – I principali paesi dell’interscambio commerciale della provincia di Lecce – anno 2017
PAESI | IMP2016 | IMP2017 | EXP2016 | EXP2017 | Var. % IMP 2016/17 | Var. % EXP 2016/17 |
Svizzera | 1.955.319 | 4.689.110 | 56.138.799 | 76.102.926 | 139,8 | 35,6 |
Francia | 31.575.877 | 30.773.446 | 56.288.405 | 52.247.923 | -2,5 | -7,2 |
Germania | 48.463.019 | 53.080.072 | 43.388.486 | 46.512.373 | 9,5 | 7,2 |
Stati Uniti | 11.787.207 | 15.982.831 | 47.311.271 | 42.006.991 | 35,6 | -11,2 |
Regno Unito | 3.128.415 | 2.661.831 | 26.648.309 | 23.430.812 | -14,9 | -12,1 |
Spagna | 18.188.456 | 23.828.265 | 21.480.844 | 20.977.681 | 31,0 | -2,3 |
Albania | 16.517.851 | 18.943.244 | 18.083.926 | 20.529.411 | 14,7 | 13,5 |
Svezia | 1.927.335 | 2.963.783 | 12.801.401 | 13.716.129 | 53,8 | 7,1 |
Danimarca | 893.300 | 1.174.850 | 8.996.871 | 12.932.092 | 31,5 | 43,7 |
Paesi Bassi | 15.246.239 | 16.551.706 | 13.216.109 | 12.367.889 | 8,6 | -6,4 |
Polonia | 6.775.213 | 8.094.294 | 5.589.423 | 10.899.090 | 19,5 | 95,0 |
Belgio | 7.122.107 | 8.008.988 | 9.800.815 | 10.594.283 | 12,5 | 8,1 |
Turchia | 13.164.021 | 5.795.717 | 26.902.881 | 8.192.139 | -56,0 | -69,5 |
Australia | 25.754 | 1.813.048 | 5.035.168 | 7.967.168 | 6939,9 | 58,2 |
Croazia | 1.136.219 | 1.437.550 | 4.571.923 | 7.113.823 | 26,5 | 55,6 |
Giappone | 456.241 | 336.890 | 4.711.570 | 6.702.112 | -26,2 | 42,2 |
Israele | 1.517.540 | 716.603 | 8.213.625 | 6.639.199 | -52,8 | -19,2 |
Repubblica ceca | 819.201 | 1.950.609 | 6.125.381 | 6.591.529 | 138,1 | 7,6 |
Algeria | 919.886 | 605.905 | 19.947.308 | 5.539.748 | -34,1 | -72,2 |
Cina | 29.647.498 | 33.094.020 | 2.813.990 | 5.346.045 | 11,6 | 90,0 |
Austria | 6.221.404 | 5.845.519 | 7.256.419 | 5.300.998 | -6,0 | -26,9 |
Slovenia | 548.121 | 1.702.649 | 4.402.377 | 5.240.724 | 210,6 | 19,0 |
Romania | 5.219.630 | 3.757.042 | 4.919.768 | 5.237.061 | -28,0 | 6,4 |
Fonte Istat- elaborazioni Ufficio Statistica e Studi