Cronaca, Morciano di Leuca

LITIGA CON LA FIDANZATA, LE SFERRA SETTE COLTELLATE E VA VIA

La 27enne di Tricase si trova ora ricoverata in rianimazione presso l'Ospedale "Cardinale Panico".

MORCIANO DI LEUCA – Sferra sette coltellate alla schiena ed al torace della fidanzata dopo una lite, la lascia a terra in una pozza di sangue e va via. E’ successo a Morciano di Leuca in via Messapia  presso un’abitazione della famiglia di S.D.M. 27 anni di Tricase.

A sferrare i fendenti e’ stato  G.V. 30 anni di Castrignano del Capo che dopo un lungo interrogatorio ha confessato.

Dopo una serata trascorsa insieme, tra i due sarebbe scoppiata una lite, secondo le prime ricostruzioni a indurre il ragazzo a colpire la fidanzata sarebbe stata la gelosia.  Il ragazzo avrebbe colpito più volte la fidanzata, S.D.M. lasciandola a terra all’interno del bagno.

Successivamente si è allontanato, chiamando un’amica comune dicendole che la 27enne era caduta in bagno e si era ferita, senza preoccuparsi di chiamare i soccorsi. A chiamare il 118 sarebbe stata proprio l’amica della malcapitata.

Nel giro di poco tempo sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che hanno trovato una situazione del tutto diversa da quella descritta da G.V. all’amica. Gli operatori sanitari hanno immediatamente chiamato i Carabinieri. Ad effettuare il sopralluogo i militari della Compagnia di Tricase, comandati dal Capitano Alessandro Riglietti.

A stretto giro, gli uomini del Nucleo Radiomobile di Tricase si sono messi sulle tracce del giovane insieme ai colleghi della stazione di Salve. Una volta rintracciato lo hanno condotto in caserma e hanno avviato l’interrogatorio.

Il 30enne assistito dall’avvocato Paolo Pepe ha dapprima tentato di negare, raccontando ai militari di avere trovato la fidanzata riversa a terra forse per una caduta. Poi, cadendo piu’ volte in contraddizione ha confessato dopo circa 3 ore dando anche indicazioni ai militari per ritrovare il coltello da cucina.

La ragazza si trova ora ricoverata in rianimazione in prognosi riservata presso l’Ospedale Panico di Tricase e non sarebbe in pericolo di vita.

Per G.V. si sono aperte le porte del carcere di Lecce con la pesante accusa di tentato omicidio.

Stride la coincidenza con l’anniversario dell’omicidio di Noemi Durini, consumato nella campagne di Castrignano del Capo.

 

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