TRICASE – Francesca Sodero, Consigliera Comunale del M5S nel Comune di Tricase, commenta così l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del 10 luglio scorso di una delibera con cui il Comune chiede al Ministro della Giustizia l’accorpamento del circondario dell’ex Giudice di Pace di Alessano a quello del Giudice di Pace di Tricase:
“Una delibera fuori luogo, fuori tempo massimo e piena di contraddizioni, risultato di una mozione propagandistica presentata, senza alcun preliminare confronto, da quella che ama definirsi “minoranza di sinistra” del Consiglio Comunale di Tricase.
Con la delibera – spiega la Sodero – si chiede al Ministro qualcosa che non può concedere, in quanto solo 2 comuni su 7 hanno deliberato a favore dell’accorpamento ed in ogni caso sono oramai scaduti da tempo tutti i termini di legge per proporre simili operazioni di ridefinizione della geografia giudiziaria.
Anche qualora non si volesse prendere atto del decorso dei termini – continua – sul tavolo del Ministro dovrebbero arrivare 7 delibere, con le quali ciascun comune esprime l’impegno a sobbarcarsi quota-parte le spese di funzionamento dell’Ufficio, decisione politica tutt’altro che scontata”.
Nel ricordare che il Giudice di Pace di Tricase è un ufficio soppresso dalla riforma del 2012, rimasto aperto solo perché i comuni del rispettivo circondario si sono accollati le spese di funzionamento e la messa a disposizione delle risorse umane, la Consigliera pentastellata tiene a precisare che questa circostanza “ha portato inaspettatamente negli anni un insostenibile accollo di fatto di spese e sacrifici di personale da parte del Comune di Tricase, circa 300.000 euro cui si sommano le inadempienze dei comuni appartenenti al circondario (escluso Montesano Salentino e Tiggiano), che ammontano oramai a 150.000 euro dal 2015, risorse anticipate dal Comune di Tricase e sottratte ad altri investimenti e servizi. Un modello che si è dimostrato essere fallimentare e che oggi il Comune, già dimostratosi incapace di riscuotere i propri crediti, chiede di assecondare e potenziare”.
Conclude la Sodero: “È evidente che si tratti di un’operazione strumentale che non potrebbe trovare accoglimento, mancando i presupposti di legge, una manovra politica lanciata da chi spera di trarre consenso per obiettivi elettorali personali!
Dispiace constatare che la maggioranza consiliare, Sindaco Chiuri in testa, si sia lasciata trascinare in una simile speculazione politica, rigettando la nostra proposta di approfondire gli indirizzi dell’attuale Governo in tema di riforma della giustizia, di giustizia di prossimità e digitale, al fine di confezionare una delibera in linea con i tempi e con la legge, suscettibile quindi di accoglimento”.