LUCUGNANO – “Mai previsto un Ristorante o un Bar all’interno di Palazzo Comi. Il problema non si pone, Casa Comi si struttura in una biblioteca e in un Museo e rimarra’ cosi’ come e’ sempre stata. Qualcuno sta giocando sulla vicenda lasciando intendere che la Provincia e i privati vogliano gestire banchetti in questo immobile. Ma cosi’ non e’ e non sara’” Si esprime cosi’ la consigliera provinciale con delega alla Cultura Simona Manca, dopo il parere della Soprintendenza alle Belle Arti della Puglia che di fatto ha vietato l’utilizzo ai fini della ristorazione sia dell’immobile di Lucugnano, sia per il Circolo Cittadino di Lecce.
In particolare per Palazzo Comi la Soprintendenza ha espressamente diffidato la Provincia dal proseguire con l’assegnazione in quanto “NON SI RITIENE AMMISSIBILE L’ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE POICHE’ COMPORTEREBBE DEGLI ADEGUAMENTI DELL’IMMOBILE NON COMPATIBILI CON LE ESIGENZE DI TUTELA”. Viene subito da chiedersi: come mai se la Soprintendenza si esprime su un bando chi lo ha pensato (la Provincia per bocca della consigliera) dice che non e’ cosi’ e che anzi c’e’ gente che gioca con l’intera vicenda?
Spiace constatare pero’ un fatto. La consigliera Manca dimostra cosi’ di non conoscere affatto il bando che mettiamo in copia sotto (preso dalla pagina facebook di Simone Coluccia). Leggendolo si puo’ benissimo evincere che alla voce “descrizione” proprio per Palazzo Comi al punto 3 c’e’ scritto RISTORAZIONE/CAFFETTERIA. Delle due l’una. O siamo rappresentati da una classe politica incompetente che non si prende la briga di leggere prima di parlare oppure siamo governati da gente in palese malafede che persegue altri scopi.
Crediamo che sia giunto il momento di mettere la prola fine a questa incresciosa vicenda con l’unica cosa che si possa fare. ANNULLARE IL BANDO.