Dopo il conferimento dell’attestato di “Alfiere della Repubblica” (LEGGI QUI), oggi per il giovane 16enne Davide Indino e’ stato il giorno memorabile della consegna.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato 29 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali.
Tra di loro anche il 16enne Davide Indino di Lucugnano (frazione di Tricase) con la seguente motivazione:
E’ impegnato nella promozione e nella diffusione dei libri. La lettura, la scrittura, la letteratura sono le sue passioni ed egli stesso ha ricevuto premi e riconoscimenti come autore. Fin dalla scuola media si è speso per organizzare eventi nel suo territorio, coinvolgendo amici, operatori del settore, istituzioni e riconoscendo il valore dei libri come collanti nella vita di comunità.
Davide ha poi postato sul suo profilo facebook un bellissimo selfie con il Presidente Mattarella.
Qui il video della consegna dell’attestato al minuto 12 e 10 secondi.
Sono giovani, nati tra il 1999 e il 2008, che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese. Accanto ai 29 Attestati d’onore sono state consegnate anche quattro targhe per azioni collettive, sempre ispirate a valori di altruismo e al senso di responsabilità verso il bene comune. Al termine della cerimonia, condotta da Sofia Viscardi, il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso.
Discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
“Benvenuti al Quirinale. È davvero un piacere ringraziarvi e farvi i complimenti. La vostra presenza trasmette allegria, l’allegria di una concezione della vita straordinariamente positiva e ben vissuta.
Per qualcuno forse questa chiamata e questo riconoscimento sono stati una sorpresa; qualcuno di voi lo ha dichiarato in qualche giornale che vi ha chiesto un’impressione. Vi sarà parso strano, forse, e lo capisco perché ciò che avete fatto a voi sembra normale, avete fatto quel che vi è sembrato giusto nelle condizioni che vi trovavate di fronte. Ed è normale, avete ragione.
Ma è questa l’importanza: far vedere che questa è la normalità della vita, che aiutare gli altri, aiutare chi è in difficoltà, rende la vita migliore, fa vivere meglio se stessi e la comunità in cui si è inseriti.
Ed è quel che avete fatto, in tanti modi diversi, ciascuno con un’iniziativa particolare, dimostrando che ogni persona è irripetibile, ma che tutte queste risorse individuali confluiscono nella vita comune, nella convivenza.
Non siete i soli a fare cose così belle da sottolineare; tanti altri ragazzi come voi hanno fatto cose analoghe. Voi li rappresentate tutti, perché il nostro Paese è pieno di ragazzi che hanno la vostra stessa sensibilità. È importante però farla conoscere, far capire che questa è la regola della vita, la normalità, che dovrebbe essere sempre praticata da tutti.
Anche il fatto che quando sui giornali o nelle TV si è parlato di questi riconoscimenti nei vostri confronti si sono registrate grande attenzione e grande interesse dimostra che questo atteggiamento è apprezzato come criterio di comportamento che dovrebbe essere sempre adoperato.
Vi ringrazio molto perché avete dimostrato che questa è la vita del nostro Paese e che la solidarietà è l’impalcatura della convivenza.
Nulla regge senza impalcatura. La nostra società, il nostro vivere insieme non starebbe in piedi senza la solidarietà. Voi l’avete praticata e dimostrata.
Grazie e complimenti!”