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S.S. 275: I SINDACI DEL CAPO DI LEUCA CONTRO L’INNESTO ALLA “COSIMINA”

Dopo il primo cittadino di Tiggiano ora anche gli altri «colleghi» chiedono di ritornare sull’opzione del tracciato «Ovest»

SALENTO –  I sindaci del Capo di Leuca bollano come “scempio ambientale” la variante della 275 a est di Tricase, che rischia di rimanere fuori dall’Unione. In vista del Consiglio comunale a Palazzo Gallone che dovrebbe approvare la proposta cittadina sul progetto del secondo lotto della statale Maglie-Leuca, gli animi si infiammano e, dopo Tiggiano, ora sono tutti gli altri comuni interessati a chiedere un passo indietro.

Nel mirino la soluzione a est dell’abitato, che prevede l’innesto della nuova infrastruttura con la provinciale 335 denominata “Cosimina”.

Anas aveva anche illustrato una soluzione a ovest che sostanzialmente rispecchia il vecchio progetto di infrastruttura a due corsie ma questa volta si discosta dalle discariche abusive scoperte dai comitati ambientalisti e su cui rischiava di passare il tracciato.

«Ne abbiamo discusso tante volte e ribadiamo che la soluzione a est non è la migliore – rimarca il sindaco di Castrignano del Capo, Santo Papa– passare dalla provinciale 335 significherebbe sottrarre ulteriori 20 milioni di euro alla realizzazione del secondo lotto che ha già risorse esigue e che si cercherà in tutti i modi di costruire attraverso accantonamenti ed economie di gara. L’atteggiamento che sta assumendo in questo momento storico Tricase – rimprovera – non è certo collaborativo, soprattutto se viene da un Comune che chiede di entrare nell’Unione dei comuni “Terra di Leuca”.

Un’eventuale approvazione del passaggio a est – avverte – per noi significa che quella città ha deciso di assumere una posizione egoistica e di disinteresse verso i problemi degli altri comuni che si trovano più a sud, in particolare Castrignano per il quale la statale serve assolutamente per uscire dall’isolamento. Tricase chiede di entrare nell’Unione per condividere le problematiche poi davanti all’infrastrutturazione del territorio si gira dall’altra parte.

Siamo arrabbiati – conclude Papa – e ne terremo conto in sede di ingresso nell’Unione ponendo eventualmente il veto».

Il passaggio sulla “Cosimina” sarebbe molto impattante per l’ambiente secondo la sindaca di Alessano. «Passando a est di Tricase il tracciato si avvicinerebbe di molto alla costa – avverte la prima cittadina Francesca Torsellocausando una cementificazione maggiore di quella che si avrebbe invece passando a ovest.

La sola volontà di Tricase – aggiunge – non deve impedire una scelta condivisa visto che tutti gli altri territori sono d’accordo per il passaggio a ovest, che è meno costoso e con opere strutturali molto meno complesse.

Ricordo che la provinciale 335 non è stata progettata come strada a lunga percorrenza e, come ha illustrato Anas, occorrerebbero molti svincoli e complanari. Ripiegare su quella variante – evidenzia – sarebbe una sconfitta per il territorio».

Sulla stessa linea Corsano, altro comune del Capo di Leuca interessato dai flussi e dal traffico caotico. «Passare da est – analizza il sindaco corsanese Biagio Martella, che è un ingegnere – significa costruire una barriera tra Tricase e il mare perché si tratterebbe di ricostruire la “Cosimina” con accessi e complanari per un convogliamento negli svincoli, inoltre si assisterebbe allo sventramento di una montagna. Dal punto di vista ambientale è devastante. Dico no al disfattismo, la soluzione migliore è la variante ovest».

 

Si ringrazia Mauro Ciardo e la Gazzetta del Mezzogiorno per la gentile concessione.

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