Riceviamo e pubblichiamo
SPECCHIA – Una clamorosa sentenza del TAR di Lecce ha stabilito l’illegittimità della delibera con la quale il Comune di Specchia ha negato la concessione del Convento dei Francescani Neri all’associazione Diotimart, risultata vincitrice del bando Storico-Artistico e Culturale 2014 della Fondazione con il Sud.
I giudici hanno accertato “IL TRAVISAMENTO DEI FATTI AD OPERA DELL’AMMINISTRAZIONE, AVENDO ESSA EVIDENZIATO PROFILI DI CRITICITA’ DEL PROGETTO IN ESAME, TUTTI SMENTITI DALLA OBIETTIVA REALTA’ DOCUMENTALE”.
Il progetto da realizzare nel Convento avrebbe comportato un investimento da 600 mila euro per la valorizzazione della struttura e per la realizzazione di importanti attività sociali e culturali, puntualmente accertate perfino dai giudici.
La storia comincia nel lontano 2014, quando il Comune di Specchia candidò al bando Storico-Artistico e Culturale della Fondazione il Sud il Convento dei Francescani Neri, che al termine dell’istruttoria, su 220 beni candidati in tutta Italia, veniva selezionato insieme ad altri 13 strutture.
La Fondazione stipulava così apposita convenzione con il Comune, che impegnava quest’ultimo a concedere gratuitamente per 10 anni il bene selezionato al partenariato di soggetti che fosse risultato vincitore della seconda fase del bando. Questa, rivolta ai soggetti del terzo settore invitati a presentare progetti di valorizzazione economicamente sostenibile del beni selezionati, si apriva nella primavera del 2015.
Il progetto “Passo dopo passo. Una stazione per il turismo slow”, presentato dall’Associazione Culturale Diotimart alla guida di un partenariato composto da dieci soggetti fra cooperative e associazioni, risultava fra i 7 progetti selezionati in tutto il Sud Italia e veniva finanziato con 480 mila euro (ammontare totale del progetto: 600 mila euro di cui 120 mila di cofinanziamento a carico del partenariato).
Nel dicembre 2015 la graduatoria veniva cominicata ai comuni. In virtù della convenzione sottoscritta con la Fondazione, il Comune di Specchia era obbligato a stipulare l’atto di concessione, con il relativo titolo edilizio per il risanamento e l’adeguamento funzionale del bene (permesso di costruire), entro 90 giorni.
Invece, dopo 1 anno e mezzo di temporeggiamenti, il Comune decideva con delibera adottata il 28 aprile 2017 di recedere dalla convenzione stipulata con la Fondazione e di non concedere a Diotimart la disponibilità del Convento dei Francescani Neri.
La questione fu portata fino al TAR, che con sentenza pubblicata il 13 febbraio 2018 ha stabilito la illegittimità della delibera di recesso adottata dal Comune.
COSA ACCADE ORA
In sostanza il TAR ha dichiarato illegittima la delibera con la quale il Comune di Specchia aveva deciso di recedere dalla convenzione che lo legava alla Fondazione con il Sud. Venuta meno tale delibera, è in teoria ripristinata la validità della convenzione e quindi il diritto dell’impresa culturale vincitrice del bando (Diotimart) di ottenere la concessione decennale del Convento dei Francescani Neri e quindi lo sblocco del finanziamento da 480 mila euro stanziato dalla Fondazione (investimento complessivo: 600 mila euro compreso il cofinanziamento). Essendo stati dichiarati infondati i gravi motivi imputabili a Fondazione con il Sud e a Diotimart, con i quali il Comune aveva giustificato il recesso, mi pare rimangano ora solo due alternative all’Amministrazione:
– Concedere in uso il bene per 10 anni attenendosi all’esito della gara pubblica
– Recedere dalla convenzione ma non per gravi motivi imputabili alla Fondazione o alla Diotimart (ritenuti insussistenti dal TAR), bensì per semplici motivi di interesse pubblico richiamando l’art. 5 della convenzione che tuttavia prevede il pagamento di un indennizzo pari al finanziamento stanziato da Fondazione con il Sud per la realizzazione del progetto
A meno che il Comune non decida di fare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR.
NOTA A MARGINE
Oltre alla Sentenza del TAR e alla delibera di recesso adottata dal Comune il 28 aprile 2017 che i giudici hanno ritenuto illegittima, allego il manifesto che l’Amministrazione Comunale di Specchia aveva pubblicato sul proprio sito istituzionale il 22 dicembre 2015 (è ancora presente nell’archivio delle notizie), nello stesso giorno in cui la Fondazione con il Sud rese pubblica la graduatoria dei vincitori del bando Storico-Artistico e Culturale 2014. Con questo manifesto il Sindaco e l’Assessore alla cultura, dimostrando di essere già allora a conoscenza dei contenuti principali del nostro progetto, comunicavano con soddisfazione alla cittadinanza la lieta notizia della sua approvazione, definendolo “un importantissimo progetto di valorizzazione culturale e turistica dell’ex Convento dei Francescani Neri”. Cosa è accaduto poi? Quali sarebbero i motivi di un così drastico ripensamento? Sarebbe bello che qualcuno un giorno rendesse di nuovo pubblico il manifesto per chiederne spiegazioni al Sindaco!
DICHIARAZIONE
“Se l’Amministrazione Comunale di Specchia avesse accettato lealmente l’esito del bando pubblico al quale essa stessa aveva deciso di sottoporre la concessione del Convento dei Francescano Neri, oggi la comunità starebbe già beneficiando degli investimenti e delle ricadute sociali e culturali del nostro progetto sul territorio, puntualmente documentate e accertate perfino dal TAR. Invece con una serie di sconcertanti decisioni si è impantanata in una controversia giudiziaria che non porta benefici a nessuno, ma solo incertezza, perdite di tempo e costi a carico di tutti. Un atteggiamento contrario a ogni logica e decisamente incomprensibile“.
Antonio Santoro, responsabile del progetto e rappresentante legale di Diotimart