Ambiente, Politica, Tricase

TRICASE, ACAIT: “CRONACA DI UN DISASTRO AMBIENTALE ANNUNCIATO”

TRICASE – Da tempo denunciamo l’esistenza di una vera e propria bomba ecologica nel cuore della Città, costituita dalle grandi coperture in amianto dei capannoni dell’A.C.A.I.T.

Prima il locale Comando dei Carabinieri, poi l’ARPA e poi lo stesso Responsabile del Settore dei Lavori Pubblici hanno segnalato al Sindaco l’urgenza di rimuovere le lastre in cemento amianto che si sarebbero deteriorate per effetto dell’incuria nel tempo e degli agenti atmosferici, con il serio rischio di liberazione di polveri tossiche nell’aria.  

Così il Responsabile comunale LL.PP.: “dette coperture presentano allo stato un deterioramento superficiale che potrebbe rilasciare nell’ambiente particelle pericolose per la salute pubblica e pertanto occorre provvedere con estrema urgenza alla loro sostituzione”; così il Comandante dei CC di Tricase: “le coperture in varie parti sembrerebbero non più intatte, (sollecitando il Sindaco) ad adottare tempestivamente tutte le misure ed i provvedimenti di competenza per la messa in sicurezza del sito mediante eliminazione dell’amianto”; così infine l’ARPA: “tenuto anche conto dell’età della struttura e della vicinanza della stessa a complessi abitati, se ne consiglia la bonifica”.

Il 26 aprile scorso è giunto anche il verdetto del Comando della Polizia Locale che ha personalmente constatato <la presenza di fori sulle coperture>, rivolgendo espressa nota-relazione al Sindaco Chiuri (vd. allegato).
Ma nulla è stato fatto, sebbene la tutela della salute pubblica e dell’ambiente debba essere prioritaria su tutto.

Restano diversi interrogativi di fondo: come mai il Sindaco ha taciuto e non ha informato il Consiglio Comunale della allarmante relazione del Comandante della P.L., di cui si è avuta conoscenza solo tramite i giornali?

Come mai, nell’ultimo bilancio comunale, non sono state previste le somme occorrenti per la bonifica, magari utilizzando i proventi derivanti dai canoni per l’occupazione con impianti fotovoltaici della superficie solare degli altri stabili dell’ACAIT o dalle sanzioni comminate ai privati cittadini che non smaltiscono l’amianto?

Perché non si è attinto ai tanti finanziamenti regionali, statali e comunitari per lo smaltimento dei materiali in eternit? 

Nunzio Dell’Abate – Consigliere Comunale

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