Comune, Politica, Tricase

TRICASE, ANTONELLA PICCINNI: “CHIURI HA PRESO TUTTI IN GIRO!!!”

Il titolo, se non fosse che in gioco c’è il rispetto per elettrici ed elettori e l’impegno responsabileper la nostra città, sarebbe da commedia dell’assurdo. La motivazione della revoca è: “l’esser venuta meno la fiducia a causa di differenze sul metodo di conduzione dell’attività amministrativa”!!.

Differenze di vedute sul metodo di lavoro, ma possiamo chiedere al nostro sindaco quando mai c’è stato un confronto, un dialogo, un rapportarsi gli uni con l’altro?

Ed è stato proprio questo il malcontento che sempre respiravamo sia in Giunta che in maggioranza. Ogni istante, quei pochi di compresenza in Comune…era uno sfuggire ad un confronto di sostanza e non solo formale . Questo glielo abbiamo sempre rimproverato. Abbiamo chiesto e mai ottenuto prima il rispetto per il rapporto umano e poi di conseguenza il resto.

Ma il significato di queste parole non lo ha mai conosciuto. Abbiamo superato, io ed altri, momenti difficili quando in tanti ci riferivano come il Sindaco ci
apostrofasse in più occasioni. Ma abbiamo superato tutto, per responsabilità verso il compito che ci era stato affidato dai cittadini.

Le modalità in cui ci ha liquidato sono state sconcertanti, ma perfettamente in linea con il comportamento precedente. Ha lasciato tutti senza parole.

L’arrivo di una telefonata alle ore 10:08 con questo esordio : “Antonella è arrivato il momento….” Il momento di cosa? Una telefonata fatta durare da me ben 21 minuti riferendo tutto ciò che sto dichiarando oggi. Non è assolutamente mia abitudine parlare alle spalle, non lo ho mai fatto in questi anni, e anche per questo una persona corretta avrebbe dovuto prima parlarne con me riservatamente e poi rendere pubblica la decisione, che avremmo anche potuto prendere insieme perché noi siamo persone non oggetti!

Ma questo sarebbe potuto accadere in un clima di serena collaborazione e fattiva programmazione, non a Tricase, non evidentemente in un ambiente, e non me ne vogliano i miei ex colleghi ma abbiano il coraggio di uscire allo scoperto, in cui l’uomo solo al comando sentenzia, quando ne ha voglia, dice quotidianamente che è pronto ad andare a casa tanto non gliene frega niente, manda gli assessori a rappresentarlo ovunque, soprattutto la sottoscritta
( presente in comune ogni giorno durante l’apertura degli uffici e oltre in ogni occasione) perché lui “doveva scappare per sopraggiunti impegni..” .

Non è questo solo uno sfogo del momento, ma un comune sentire in ogni angolo del paese, frustrante per chi ci crede e si è impegnata sin dal primo giorno.
Forse mi devo ritenere fortunata E sorrido nel dire questo perché a me è arrivata la telefonata, all’assessore Turco neanche quella. Forse sono sempre stata una persona scomoda, perché sempre presente, perché non mai saputo dirgli di no le quotidiane occasioni in cui mi delegava a rappresentarlo ovunque, perché non ha mai ricevuto un no da me e forse è stato questo il suo problema, forse sperava in qualche mio no per potermi mandare a casa prima. Tanto è vero che
sulle motivazioni è stato molto vago, sono un copia e incolla preso da internet di “licenziamenti assessorili standard” , già…e cosa avrebbe potuto dire altrimenti…

E, ripeto, si può pensare a questo mio sfogo per attaccamento alla poltrona o perché sono rimasta delusa. Nulla di tutto ciò: sono delusa perché ha preso in giro tutti!!!

Si parlava di rimpasto, ma di tutta la giunta o addirittura, quelle poche volte che dichiarava a noi i suoi intendimenti, diceva che se fosse arrivato quel quel giorno sarebbe andato via anche lui insieme a tutti noi!
Anche qui un’altra presa per i fondelli: la sospensione delle deleghe agli altri due assessori. Sarà il tempo a giudicare.

Certo, io riprendero’ in mano la mia vita, avrò più tempo per la mia famiglia che ho trascurato, ma, a differenza sua, continuerò, per quanto sarà nelle mie possibilità, a ricambiare quanti hanno sempre creduto in me, nelle mie buone intenzioni e, come mi è stato scritto e detto da tanti amici in questi giorni, ad utilizzare quel garbo, quella correttezza e gentilezza nei rapporti umani che hanno sempre fatto parte della mia educazione, e che ho provato, evidentemente invano, a trasferire nei modi e nelle maniere del nostro Sindaco.

Se ci fossi riuscita, almeno nella forma se non nella sostanza avremmo tutti ottenuto un pur misero risultato. Un grazie di cuore a tutti coloro che in questi giorni mi sono stati vicini, sappiate che la politica non è una brutta cosa, è una esperienza che arricchisce e forgia, e ti da anche la forza interiore di superare con il sorriso la lettura della data in calce al ritiro della fiducia, 21 giugno, l’unico “chiurassico” dilemma che rimarrà ai posteri, e cioè se la sfiducia è stata
firmata prima, durante o dopo la processione di San Luigi nel rione di mia appartenenza, a cui la sottoscritta, l’assessore Turco e il nostro Sindaco abbiamo, in piena comunione d’intenti, tutti partecipato.

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