TRICASE – Presunto assenteismo e presunto reato di truffa, è questa l’accusa rivolta dal Sostituto Procuratore Maria Consolata Moschettini a due dipendenti dell’Agenzia regionale delle politiche attive del lavoro (Arpal) della sede di Tricase che rischiano di essere sospesi.
I due, difesi dagli avvocati Ivana Quarta e Claudio Pispero sono stati ascoltati nelle scorse ore dal Giudice delle Indagini Preliminari Simona Panzera che dovrà decidere se accogliere o meno l’istanza di sospensione di un mese dal lavoro.
Secondo l’accusa, i due indagati si sarebbero assentati dal posto di lavoro per andare a fare la spesa nel supermercato o per recarsi in tabaccheria.
Durante gli interrogatori l’uomo, a cui sono contestati otto episodi che si sarebbero verificati a novembre e dicembre dello scorso anno ed a gennaio del 2021 ha sostenuto che le sue assenze sono dovute a motivi di salute, mentre la donna, che deve rispondere di ben 12 episodi che si sarebbero verificati sempre a novembre e dicembre del 2020 e nel mese di febbraio del 2021 si è riservata di presentare in un secondo momento una memoria difensiva.
Le indagini sono state condotte dai Carabinieri della Compagnia di Tricase e avviate dopo una serie di segnalazioni, si sono avvalse di un’attività di pedinamento, corredata da immagini fotografiche.