Asl, Tricase

TRICASE, IL SERT SOTTO SFRATTO RISCHIA LA CHIUSURA

TRICASE – Dopo oltre 20 anni Tricase rischia di perdere il servizio Ser.T di via Dante Alighieri in quanto ufficialmente sotto sfratto. Il prezioso servizio, punto di riferimento non solo per Tricase ma anche per i comuni limitrofi potrebbe cessare da un momento all’altro. La proprietaria dei locali avvalendosi della facoltà di rescindere il contratto ha deciso di procedere in tal senso.

Questi i fatti. La Asl Lecce facendo riferimento ad un decreto legge del 2012, convertito poi in legge nel 2017 ha proposto alla proprietaria dell’immobile una riduzione del quindici percento il canone mensile, quest’ultima per tutta risposta non ha accettato la proposta rescindendo il contratto. La comunicazione di rescissione contrattuale risale al marzo scorso.

Trascorsi i 30 giorni dalla comunicazione la Asl avrebbe dovuto lasciare i locali, ma non lo ha fatto e da allora non ha più comunicato con la controparte, tanto che il legale della proprietà, l’avvocato Tommaso Serrano, si è visto costretto ad andare di persona negli uffici di Lecce, per capire le intenzioni dell’Asl.

Al’avvocato la Asl ha fatto sapere che aveva avviato una ricognizione per verificare l’opportunità di trovare nuovi locali, interessando anche l’amministrazione comunale di Tricase e non ottenendo alcun riscontro si è resa disponibile a rinegoziare il canone d’affitto.

Siamo al 19 maggio, data in cui la proprietà dell’immobile in cui ha sede il Ser.T presenta una proposta di rinnovo alla quale la Asl risponde circa un mese dopo, il 16 giugno proponendo a sua volta una cospicua riduzione consistente offrendo meno della metà rispetto al contratto iniziale.

A questo punto si interrompe la trattativa e viene chiesta la restituzione immediata delle chiavi dell’immobile, richiesta a cui ancora una volta la Asl non risponde.

L’avvocato Serrano, legale della proprietà, per provare ad evitare la via giudiziaria, avrebbe organizzato una seduta di mediazione, alla quale però non si è presentato nessuno dell’azienda sanitaria salentina.

Siamo arrivati al 26 luglio. Ora, dopo diversi mesi di mancate comunicazioni, il Ser.T, che offre servizi alle persone vittime di dipendenze patologiche e quindi fragili, rischia di trovarsi costretto a sloggiare nel giro di pochi giorni. Secondo quanto riferisce l’avvocato della proprietà, è proprio l’assenza al tavolo negoziale di luglio, che mette l’Asl in una situazione non troppo positiva.

Una certa «inerzia» da parte dell’ente pubblico, le cui conseguenze rischiano di riversarsi sulle utenze fragili, sugli operatori e sui medici del servizio territoriale.

Fonte notizia: Nuovo Quotidiano di Puglia – Lecce – edizione cartacea – Massimiliano Martucci

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