MEMiO è il primo portapillole intelligente che compone ed eroga al momento giusto la dose corretta di medicinali da assumere.
L’obiettivo è migliorare l’aderenza alle terapie mediche, soprattutto da parte delle persone anziane. Ad oggi oltre il 60% delle persone non segue in maniera corretta le terapie prescritte dal medico.
Un braccialetto reminder associato si attiverà emettendo un segnale acustico per ricordare al paziente quando è il momento di assumere i farmaci e avvicinarsi al portapillole per assumerli. Il caregiver può pianificare e modificare la terapia tramite l’app dedicata e riceverà una notifica sul suo smartphone in caso di mancata assunzione dei farmaci da parte dell’anziano.
MEMiO ha un impatto positivo sulla vita delle persone: immaginate di rendere l’anziano più autonomo, assicurandogli una maggiore aderenza alle terapie mediche e dando la possibilità al suo caregiver di prendersi cura di lui in qualsiasi momento, anche a distanza. Grazie a MEMiO questo sarà possibile.
I fondatori di MEMiO sono: Roberta Musaro’ (23 anni, di Tricase, studentessa di legge presso Luiss Guido Carli), Manuel De Iuliis (26 anni, romano, studente di ingegneria informatica presso Università degli studi di Roma Tre), e Lorenzo del Zozzo (24 anni, marchigiano, studente di Economia e Direzione delle Imprese presso Luiss Guido Carli).
In seguito alla vittoria di InnovAction Lab2015 (concorso nazionale per idee di business innovative), e dopo aver realizzato il prototipo funzionante ed aver affinato il proprio modello di business, MEMiO è stata scelta tra le startup vincitrici di StartCup che rappresenteranno il Lazio alla XIII edizione del Premio Nazionale Innovazione (PNIcube) il 3-4 dicembre a Rende (CS). La start-up si è anche aggiudicata il premio speciale “StartUp Initiative” messo a palio da Banca Intesa SanPaolo.
Attualmente la start-up ha concluso un accordo per la produzione del prodotto (in Italia) ed uno per la distribuzione con una grande società che da anni lavora nel settore delle cure domiciliari. Il prodotto sarà in vendita a partire dalla metà del 2016.
I fondatori di MEMiO stanno cercando giovani brillanti da far entrare nel team di sviluppo, per cui se tra voi lettori ci sono graphic designer, sviluppatori iOS o appassionati di elettronica, potete inoltrare la vostra candidatura ateam@memiopill.com.
Intervista a Roberta’ Musaro’:
Come e’ nata l’idea?
Ho fatto un corso all’universita’ su come creare un business e si e’ accesa la voglia di provare a fare qualcosa di mio. Ho incontrato Lorenzo Del Zozzo (cofounder). Nel frattempo mio padre e’ stato vittima di due attacchi ischemici transitori, i secondo sopraggiunto perche’ non riusciva a seguire in maniera puntuale le terapie farmacologiche. Ho capito che la cura della salute dei propri cari era una questione condivisa ed ho inventato “MEMiO”.
Come funziona?
Si tratta di un portapillole che si controlla via App. La persona che si prende cura del malato programma la terapia. Un braccialetto avverte il paziente che si avvicina al portapillole che, automaticamente, eroga la compressa giusta.
Come l’hai trasformata in business?
Abbiamo presentato la nostra idea a Innovaction Lb (competizione per strartup). Li abbiamo avuto l’opportunita’ di formarci, di completare il team (con l’altro cofounder, Manuel De Iuliis e Lorenzo Renzi). Abbiamo vinto la gara e siamo andati negli Stati Uniti per conoscere investitori come Brian Cohen, presidente di un gruppo di business angel di New York (www.newyorkangels.com). Un’esperienza che ci e’ servita a conoscere da vicino l’ecosistema della startup negli Stati Uniti.
Investimenti?
Il protopipo e’ costato 1.000 euro e ci siamo autofinanziati.
Quando andra’ sul mercato e come guadagnerete?
MEMiO andra’ sul mercato il prossimo anno ad un prezzo di 150 euro. Il business e’ nei big data: raccoglieremo dati sui farmaci e pazienti e li venderemo, in forma anonima, alle multinazionali del settore.
L’ostacolo maggiore?
Ottenere la credibilita’ quando si e’ cosi’ giovani.
Fonte notizia: UnitaTV – Millionaire.