TRICASE – “Pochi giorni fa avevamo chiesto al Sindaco di Tricase Carlo Chiuri e alle autorità competenti informazioni certificate circa l’utilizzo dei c.d. “test precoci”.
Lo avevamo fatto perché ai cittadini era stata presentata, con un semplice post su Facebook, quella che doveva essere – nelle intenzioni del Sindaco – «l’opportunità di mettere in sicurezza quei lavoratori del […] che operano nei settori di pubblica utilità».
E siamo lieti che i chiarimenti, su nostra sollecitazione, siano giunti.
Ieri sera, utilizzando gli stessi metodi d’informazione, il Sindaco ha informato la cittadinanza che a Tricase verrà avviato «un “progetto pilota” di screening con test sierologici “rapidi” IgM/IgG su soggetti a rischio di esposizione al virus COVID-19, sulla falsariga della sperimentazione condotta presso l’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari sugli operatori sanitari».
Non si parla, dunque, di test diagnostici o – per utilizzare le parole del Sindaco nella comunicazione del primo aprile – di “test covid-19”, bensì di test che possono solo offrire «interessanti spunti scientifici», così come ribadisce Pier Luigi Lopalco, epidemiologo della Task Force regionale messa in campo dal Presidente Emiliano.
Così come già anticipato ai cittadini dal circolo del Partito Democratico di Tricase e chiarito dal Sindaco, i c.d. “test precoci” da lui stesso annunciati pochi giorni fa non hanno validità diagnostica per identificare il virus.
In attesa della pubblicazione, da parte del Sindaco e da parte del consigliere Vincenzo Chiuri, del protocollo presentato al dott. Lopalco e di tempistiche, costi e modalità del progetto, il circolo del PD di Tricase rinnova l’invito a restare a casa e a seguire le indicazioni delle autorità preposte.”