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TRICASE: PIOGGIA DI CARTELLE ESATTORIALI, CHE SUCCEDE?

Recapitate in questi giorni ai tricasini circa 1500 cartelle esattoriali per tributi “non pagati”. Cantiere Civico: "spieghiamo cosa fare."

TRICASE – Con un comunicato stampa “Cantiere Civico” fa chiarezza circa l’invio da parte del Comune di Tricase di 1.500 cartelle esattoriali per tributi “non pagati”.

Le cartelle esattoriali recapitate in questi giorni a molti cittadini di Tricase riguardano le verifiche sui tributi dell’anno 2015 secondo il mandato affidato dal Comune di Tricase alla società SO.GE.T spa. con determina n.70 del 27/01/2021.

Questi accertamenti hanno allarmato molte famiglie che ci hanno contattato per capirci qualcosa in più. Di tutte le cartelle che abbiamo letto solo una piccolissima percentuale riguarda un effettivo inadempimento, mentre per i restanti si tratta di un errore.

Facciamo un piccolo passo indietro. La cartella contiene il sollecito al pagamento di una tassa, IMU o TASI, rimasto insoluto dal 2015. Nell’anno di riferimento, il 2015 per l’appunto, un problema di comunicazione fra Agenzia delle Entrate e Poste Italiane ha determinato, in molti casi, un errore di trasferimento dei file dei pagamenti. Di conseguenza, molti dei cittadini che sono stati interessati dall’invio di queste cartelle esattoriali, risultano inadempienti al pagamento di una rata di dicembre 2015, nonostante il pagamento fosse stato fatto correttamente.

Se rientri in questa casistica, non preoccuparti, puoi fare ricorso secondo le modalità descritte nell’allegato che viene recapitato, e che riportiamo in foto.

Puoi anche inviare una mail a sportello.tricase@sogetspa.it

La prima cosa da fare infatti è controllare (con le ricevute o con il proprio commercialista) che il pagamento del 2015 sia stato fatto correttamente e poi procedere a seconda dei casi.A questo punto, che nessun responsabile si sia fatto domande su questa pioggia di cartelle esattoriali, è una mancanza di attenzione che sta causando grandi disagi a molti cittadini.

In un periodo in cui l’attenzione per l’altro dovrebbe essere altissimo, per il disagio economico e sociale di molti concittadini, ci sembra doveroso che ogni attore si fermi ad analizzare con più profondità anche i numeri.

Perché si è proceduto all’invio di queste cartelle senza effettuare ulteriori accertamenti?

Non vogliamo pensare che sia un meccanismo di rimpinguamento delle casse comunali per far fronte alle ingenti spese della nuova amministrazione.

Sarebbe stato più opportuno invece che, noto l’errore, si fosse provveduto a dare ulteriore comunicazione e supporto ai cittadini. Se abbiamo potuto fare questi accertamenti noi, sicuramente era nelle facoltà anche dell’assessorato. E dare disponibilità come previsto per legge, di uno sportello di assistenza, ci sembra un azzardo dal momento che dovremmo stare in casa ed evitare gli assembramenti.

Quello che serve, a volte, è solo mettersi nei panni dei più fragili e fare loro quello che vorremmo si facesse per noi. E se questo comportamento è auspicabile nell’agire di ogni persona, deve essere un dovere nell’azione di un’amministrazione pubblica trasparente e non ostile ai cittadini.

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