Cronaca, Tricase Porto

TRICASE PORTO, ESPOSTO CONTRO I LAVORI. IL SINDACO: “LA MARINA NON E’ UN SALOTTO PRIVATO”

TRICASE – Tenetevi forte perche’ l’elenco e’ lungo e se non fosse che vi stiamo per raccontare una storia vera ci sarebbe da ridere, ma tant’e’: Sindaco di Tricase Carlo Chiuri, Regione, Provincia, Prefettura, Procura generale presso la Corte dei Conti, Soprintendenza archeologica, Parco Otranto – Leuca, Arpa Puglia, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri di Tricase e dulcis in fundo, Procura della Repubblica.

Tranquilli, quello che avete appena letto, oltre ad essere il riepilogo degli undici enti che insistono sul nostro territorio e’ anche l’elenco degli undici enti destinatari di un esposto denuncia presentato contro i lavori che da un po’ di giorni sono iniziati a Tricase Porto.

Nell’esposto si legge “Sono in corso i lavori del manufatto di proprietà comunalesito a Tricase Porto sul Lungomare Cristoforo Colombo, Angolo via Duca degli Abruzzi prospiciente la piazzetta che si affaccia sul Porto di Tricase. Per tali lavori non è indicato in alcun modo, nonostante i precisi obblighi di legge, chi sia il proprietario del manufatto, il committente dei lavori, la natura di lavori stessi, i provvedimenti autorizzatori, i pareri e nulla osta eventualmente emessi (…). Trattandosi di bene pubblico è da presumere che i lavori siano a carico di Ente Pubblico, con conseguente obbligo di indicarne l’importo, le fonti di finanziamento ed ogni altra indicazione prevista dalla inerente normativa».

E fin qui nulla di strano se non fosse pero’ per il semplice fatto che il cartello con tutte le indicazioni dei lavori su menzionate e’ regolarmente presente sul cantiere come si puo’ vedere nella foto gentilmente concessa da “Il Gallo”.

Drammatica risulta essere la seconda parte dell’esposto nella quale il denunciante specifica che la sua abitazione “è prospiciente al manufatto comunale oggetto del presente esposto e fa presente che l’edificio nella piazza – nel pieno del centro abitato – di proprietà comunale concesso a privati e adibito a bar, è fonte di disturbo della quiete pubblica, attraverso emissione di musica con strumenti sonori e altoparlanti, concerti ed orchestre dal vivo, e di rumori molesti e schiamazzi notturni che vanno ben oltre i limiti consentiti di livelli di rumori all’interno delle abitazioni, più volte segnalati alle autorità competenti e oggetto di ripetute richieste di verifica dei limiti di rumorosità». E ancora:  “gli esposti sono rimasti inevasi, il Comune sta invece consentendo lavori che porteranno ad aumentare il disturbo della quiete pubblica”, pertanto si chiede che “le pubbliche autorità provvedano per la verifica, il controllo e l’eventuale intervento repressivo di comportamenti tenuti in violazione di leggi statali, regionali o di regolamenti locali”.

Il Sindaco di Tricase esprimendo amarezza dispiacere per l’accaduto” si e’ detto “assolutamente sereno circa l’esistenza delle autorizzazioni e i permessi, inoltre appena saputo dell’esposto mi sono precipitato sul cantiere e ho verificato di persona che il cartello con tutte le indicazioni è lì.”  

Carlo Chiuri ricorda che:Tricase Porto non è un salotto privato! Questa e’ un’opera pubblica destinata ad incrementare attrattività, bellezza e fruibilità di Tricase Porto.

Tricase per questi lavori ha ottenuto un finanziamento Interreg di 300mila euro (coinvolti CIHEAM Bari, Regione e Comune) che oltre al recupero della cisterna storica e alla sua fruibilità, attraverso un ascensore ed il passaggio dalla stessa cisterna, consentirà l’accesso alla banchina ai diversamente abili, consentendoci di abbattere anche questa barriera architettonica”.

Preoccupato? “No, per carità non scherziamo”.

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