TRICASE – La notizia della relazione del dirigente dei servizi ispettivi di Finanza pubblica Bruno (Leggi qui), eseguita nei mesi scorsi ha suscitato grande clamore tra le gente. In citta’ non si parla d’altro.
Due settimane fa ci sarebbe stata una riunione in Municipio, alla quale avrebbero partecipato alcuni funziopnari insieme ad amministratori per approfondire il da farsi in seguito all’arrivo della relazione del Ministero.
La relazione e’ supportata da riferimenti a deliberazioni ed atti comunali di gravi violazioni della legislazione in tema di anticorruzione e trasparenza, incentivi e trattamenti accessori al personale dipendente non dovuti, superamento dei vincoli di finanza pubblica, incarichi illegittimamente svolti all’esterno da dipendenti o funzionari comunali, pareri legali richiesti all’esterno in violazione delle procedure previste.
Le sanzioni disciplinari che la relazione chiede prevederebbero il licenziamento dei funzionari responsabili ed ingenti sanzioni pecuniarie a carico di chi ha commesso gli illeciti e a carico di chi doveva controllare. Per non considerare la nullita’ degli atti assunti.
La relazione del ministero non lascia spazio ad interpretazione, quando afferma, ad esempio, che in tema di trattamenti economici accessori in favore del personale, le erogazioni dell’indennita’ per specifiche responsabilita’ presso il comune di Tricase negli anni dal 2012 in poi sono state disposte in maniera verosimilmente illegittima.
A tal proposito il consigliere di opposizione del gruppo misto Nunzio Dell’Abate chiede a gran voce una convocazione straordinaria del Consiglio Comunale per far sapere alla citta’ cosa e’ successo in quegli anni e dichiara:
“In primo luogo ci meraviglia ed è grave che né il Sindaco né il Presidente abbiano notiziato il Consiglio del devastante documento giunto in Comune. Non possono non aver saputo. Da quanto tempo ne sono a conoscenza? Lunedì chiederemo copia degli atti e subito dopo una convocazione straordinaria del Consiglio, la Città deve sapere ciò che è successo e ciò che si farà per restituire alle casse comunali le ingenti somme illegittimamente depauperate e per sanzionare i responsabili.
Non ci stupisce, invece, almeno da quanto appreso dalla Gazzetta, il contenuto e gli affondi delle risultanze dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica del Ministero.
Per il semplice fatto che nell’ultimo quinquennio, passato al setaccio dall’Ispettore ministeriale, ci siamo sgolati in Consiglio e nelle Commissioni, rivolto fiumi di interrogazioni al Sindaco Coppola e svariate note ai funzionari per segnalare atti illegittimi, inopportuni ed irrazionali. Mossi solo dall’intento collaborativo, in forza del ruolo ricoperto, che l’azione politico/amministrativa fosse corretta, efficiente e non venisse arrecato danno alla comunità. O non abbiamo conseguito risposta o ci hanno disegnato come i cattivi, come quelli che volevano paralizzare il Comune.
Poi è giunta la Corte dei Conti a condannare politici e funzionari al pagamento in favore del bilancio comunale di svariati denari. E oggi questo impietoso spaccato dell’Ente da parte del Ministero.
Era proprio necessario che Tricase sprofondasse in questo baratro?
E’ invece necessario che si ripristini ordine e legalità e tanto non può avvenire che con un organo terzo ed imparziale, quale un Commissario ministeriale che sovraintenda a tutto il riordino contabile ed amministrativo dell’ente.
Contestualmente è ora di ri-voltare pagina e di occuparci della gente e dei suoi bisogni, di pensare al PUG, alle attività produttive, ai servizi alla persona, al sostegno agli ultimi, al rilancio del turismo e della cultura: in due parole “a Tricase”!