Soldarie Thè, pomeriggio di raccolta fondi per i bambini saharawi. L’iniziativa è organizzata dall’associazione di volontariato Tregiriditè di Tricase a sostegno del progetto di accoglienza dei bambini disabili o malati del deserto algerino.
Presenti anche Gleila e Addad, i piccoli saharawi rimasti nel Capo di Leuca per continuare il loro percorso di cura.
Sabato 26 dicembre – ore 16.30 Scuderie di Palazzo Gallone – Tricase (Le)
Caffè, vin brulè, dolci, musica, tombolata, asta di beneficienza e preparazione del tradizionale thè del deserto: è questo il programma del Soldarie Thè, pomeriggio solidale sabato 26 dicembre alle ore 16.30 alle Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione di volontariato Tregiriditè onlus per raccogliere fondi a favore del progetto di accoglienza dei bambini saharawi disabili o bisognosi di cure che ogni anno vengono accolti da una carovana di oltre 100 volontari nel Capo di Leuca. Per l’occasione saranno presentate le strategie e i progetti per il 2016 dell’associazione Tregiriditè onlus.
Saranno presenti anche Gleila (9 anni) e Addad (12 anni), i piccoli saharawi arrivati in Italia quest’estate grazie al progetto “Piccoli saharawi tra noi” e rimasti in Italia, grazie alla generosità della comunità tricasina, per continuare il loro percorso di cura.
L’appuntamento con Solidarie Thè, infatti, sarà un’occasione per raccogliere fondi a sostegno della permanenza dei due bambini qui in Italia e contribuire a questa maratona di solidarietà nel Capo di Leuca per offrire una reale opportunità di miglioramento delle loro condizioni di vita.
Il piccolo Addad, affetto dalla sindrome Cri du chat (il grido del gatto), una malattia genetica che gli impedisce di crescere e di sviluppare tutte le abilità motorie, continua il suo percorso riabilitativo chinesiterapico-psicoterapico per inseguire il sogno di poter camminare da solo. A seguirlo, il personale qualificato del Centro di Riabilitazione dei Padri Trinitari di Gagliano del Capo (Presidio di riabilitazione Casa madre del buon rimedio – Comunità socio-riabilitativa Mons. Di Donna). Gleila, invece, è in attesa di essere trasferita a Roma dove sarà seguita da un’equipé specializzata dell’I. F. O. – Istituti Fisioterapici Ospedalieri. Affetta da osteosarcoma al femore, Gleila è stata operata tempo fa in Algeria ma ha bisogno di un intervento di ricostruzione particolarmente delicato e di un lungo percorso di fisioterapia senza il quale rischia di perdere la gamba.
Per sostenere il progetto è possibile fare una libera donazione o acquistare la bag, la tipica teiera del deserto e il libro per bambini “Che bello il mondo alla rovescia” di Rosanna Quagliarello”. In particolare, le teiere, sono colorate e dipinte a mano da alcune donne saharawi nei campi profughi. Parte del ricavato della vendita viene destinato a ripagare anche il loro lavoro.
“Piccoli Saharawi tra noi” è un progetto di comunità e di cooperazione decentrata che coinvolge attivamente gli abitanti del Basso Salento e non solo. Anche quest’anno, infatti, volontari, famiglie, musicisti, artisti, realtà profit e non profit e operatori culturali hanno deciso di impiegare liberamente tempo ed energie per migliorare la qualità dell’accoglienza estiva dei bambini.