TRICASE – Superamento dei limiti di spesa per il personale col rischio di assunzioni colpite da nullita’, violazioni della normativa prevista in tema di anticorruzione e trasparenza, incentivi e trattamenti accessori non dovuti, mancato rispetto dei vincoli di finanza pubblica, prestazioni professionali esterne svolte dai dipendenti senza autorizzazione.
Questo e’ il quadro a tinte fosche dell’amministrazione comunale di Tricase nel periodo 2012 – 2016 dipinto dalla Relazione accertamenti ispettivi dell’Ispettorato del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Relazione trasmessa agli organi competenti.
La relazione e’ stata gia’ trasmessa per le opportune valutazioni, alla Corte dei Conti, all’Anac, alla Prefettura di Lecce, al Collegio dei Revisori dei Conti di Tricase e alla Procura di Lecce.
Una bomba scoppiata su Palazzo Gallone che non potra’ non avere ripercussioni sul bilancio di previsione di prossima approvazione. La relazione e’ firmata dal dirigente dell’Ispettorato Biagio Giordano, arrivato a Tricase nei mesi di maggio e giugno scorsi e analizza la sola situazione contabile del Comune. Una relazione suppletiva e’ preannunciata per le prossime settimane e prenderebbe in esame l’edilizia privata, i servizi sociali, il contenzioso e gli appalti.
15 capitoli investigativi suddivisi in 90 pagine.
Nel primo capitolo, dedicato all’andamento e alle dinamiche della spesa per il personale, l’ispettore rileva che il Comune nel 2012/2013 ha sostenuto una spesa per pesonale con contratto a tempo determinato di euro 68mila annui conto i 44mila del 2009. Inoltre, denuncia una programmazione del fabbisogno del personale non funzionale alle reali esigenze dell’ente perche’ in assenza della rideterminazione della dotazione organica nessuna assunzione poteva essere effettuata nel quinquennio 2012-2016.
Mancata rotazione responsabili di settore, Mancata trasparenza.
In materia di prevenzione della corruzione si rileva la mancata rotazione dei responsabili di settore con riferimento particolare al settore edilizia pubblica e privata. Un altro capitolo riguarda la trasparenza, con la mancata pubblicazione sul sito istituzionale di procedimenti amministrativi quali i bandi di gara e contratti, la mancata adozione di un codice di comportamento dei dipendenti previsto per legge. Altro ancora tratta la mancata pubblicazione dei dati riguardanti lo svolgimento di incarichi o la titolarita’ di cariche in altri enti e la mancata pubblicita’ dei criteri usati per la distribuzione di premi e incentivi.
Incarichi esterni affidati senza procedure paraconcorsuali
Altro abuso riguarderebbe gli incarichi esterni, affidati senza procedure paraconcorsuali, esperite in maniera almeno informale. Risutano inesistenti gli adempimenti in materia di incompatibilita’, cumulo di impieghi, incarichi e anagrafe delle prestazioni. Esisterebbe documentazione di un solo dipendente comunale. Quindi, un fiume di denaro mai contabilizzato in carte ufficiali del comune perche’ lo stesso Comune non ha dato esecuzione all’obbligo di comunicazione semestrale.
Quanto alle erogazioni a titolo di indennita’ di rischio, disagio, reperibilita, turnazioni, compensi per la produttivita’ e per incarichi di posizione organizzativa, sono state attribuite e liquidate a fronte di benefici molto limitati in termini di interesse pubblico, al punto da essere suscettibili di contestazione a titolo di danno erariale.
Alla magistratura contabile e ordinaria il compito di pronunciarsi per stabilire eventuali responsabilita’ e sanzioni.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno