“Con quella licenza” hanno dedotto i legali nella discussione innanzi al Tar, “il sindaco ha dato atto della conformità del progetto ai titoli edilizi anche sulla base di una relazione tecnica dell’ingegner Scorrano risalente al 1967.”
«È assurdo – hanno sostenuto i difensori – che, a distanza di circa 50 anni, improvvisamente si invochino difformità edilizie che sono coperte da numerosi atti e provvedimenti dello stesso Comune. Così come è emersa l’infondatezza del contestato mutamento di destinazione d’uso del fabbricato, realizzato per essere adibito a piccolo albergo–ristorante, atteso che il fabbricato, da vari anni inutilizzato, richiede interventi di manutenzione straordinaria, denegati dallo stesso Comune, che in precedenza aveva lamentato la precarietà della struttura”.
Il Tar ha inoltre invitato l’Amministrazione a valutare l’autorizzabilità dei lavori finalizzati alla messa in sicurezza dell’immobile per i quali i proprietari avevano presentato una Scia, rigettata dall’Ufficio Tecnico Comunale.
Villa Degli Oleandri dunque per ora resta al suo posto, il tutto sarà ridiscusso nel merito il prossimo 11 dicembre.