TRICASE – Dal 7 settembre al 21 novembre (giornata nazionale dell’albero) la Quercia Vallonea di Tricase potra’ essere votata per rappresentare l’Italia al concorso europeo Tree Of The Year 2020! (Albero dell’anno 2020!).
Il contest Tree of the year 2019 e’ organizzato da Giant Trees Foundation e’ gratuito e non richiede registrazione.
L’albero vincitore entrerà nella rosa degli alberi europei iscritti al concorso Treeoftheyear2020 e GTF si prenderà cura di lui con il suo comitato scientifico nazionale ed internazionale supportando le comunità locali e le associazioni nella salvaguardia e tutela del suo benessere.
La nostra Quercia e’ in gara con altri quattro alberi: Quercia di Fossalta che si trova vicinoa Portogruaro, laQuercia delle Checche che sorge in Val d’Orcia, in provincia di Siena e il Leccio dell’Etna, un grosso leccio, nato lungo le falde dell’Etna.
Al momento la Quercia Vallonea risulta essere la piu’ votata con quasi 8mila preferenze, seguita a molta distanza dalla Quercia di Fossalta, 2531 voti, dalla Quercia delle Checche, 1351 voti e dal Leccio dell’Etna, 1008 voti.
Possiamo votare la Quercia Vallonea dando un punteggio che va da 1 a 5 sul sito della Fondazione (CLICCA QUI) o sulla pagina ufficiale Facebook dove si puo’ anche raccontare l’importanza che tale albero riveste per tutti noi.
A fine novembre verrà organizzato un convegno internazionale dove sarà presentata la quercia vincitrice.
In tale occasione, la comunità di riferimento (istituzioni, associazioni e territori) potranno incontrare il comitato scientifico della Giant Trees Foundation e concordare la tipologia di intervento per la tutela e salvaguardia della pianta stessa.
Quercia Vallonea di Tricase
La Quercia Vallonea di Tricase è l’albero più antico del Salento: 700 anni, 700 metri quadrati di foltissima chioma ed un tronco di 4,25 metri. è candidata a diventare patrimonio nazionale dell’UNESCO. Nell’anno 2000 il WWF l’ha identificata come “Albero-Simbolo” della Puglia.
La Quercia Vallonea di Tricase è conosciuta anche come “Quercia dei cento cavalieri”: come spesso accade, molte sono le leggende che vengono tramandate dalle tradizioni locali. Si narra, per esempio, che Federico II, durante una sua visita in Terra d’Otranto, in seguito agli scontri avvenuti a Barletta, abbia trovato riparo sotto la chioma della quercia insieme ai suoi cento cavalieri durante un temporale [Fonte: Terrarossa]. Da qui il soprannome.
La quercia rappresenta per il territorio salentino un simbolo ma anche un supporto all’economia locale perché dalle sue ghiande si può ricavare il “tannino”, una sostanza utilizzata nella concia delle pelli.