SALENTO – Xylella, via le foglie degli alberi sani attorno agli ulivi infetti al posto degli abbattimenti. Il Consorzio Dop Terra D’Otranto: ” Subito la sperimentazione per cambiare la decisione UE sugli abbattimenti nel raggio di 100 metri.
Il presidente del Consorzio Dop, Giovanni Melcarne, presenta una proposta sperimentale, da attuarsi nella sola fascia di contenimento, ove vige l’obbligo di estirpare solo la pianta infetta e non le piante sane in un raggio di 100 metri attorno alla pianta infetta: “Premesso che la ratio di abbattere le piante sane in un raggio di 100 metri, nella fascia tampone, sta nel fatto che le piante risultate sane nei cento metri, in realtà, potrebbero non esserlo.
Infatti, quantità bassissime di batterio o presenza del patogeno solo in rametti all’estremità della pianta, tipica situazione in uno stadio iniziale di infezione, potrebbero dare esito negativo alle analisi su Xylella pur essendo in realtà presente.
Da queste considerazioni, che sono della comunità scientifica internazionale esperta sui patogeni da quarantena, scaturisce l’idea di una sperimentazione da svolgere nella fascia di contenimento che prevede l’abbattimento della pianta infetta, l’azzeramento completo dell’apparato fogliare e il taglio dei rami al di sotto di un determinato diametro (es.: 6 centimetri circa, detti frasche) di tutte le piante sane in un raggio di 100 metri dalla pianta risultata infetta”.
Questo potrebbe portare all’eliminazione di tutte le infezioni primarie, bonificando così l’intera area oggetto di intervento.
Il presidente: “Credo sia lecito pensare che questa sperimentazione, in caso di esito positivo, potrebbe fornire valida argomentazione a supporto di una richiesta di modifica degli obblighi previsti dalla decisione europea nella ‘Zona Tampone’, evitando così di estirpare più di tre ettari di piante secolari”.
Il presidente Melcarne: “Non vi è alcun dubbio, la decisione europea che riguarda il protocollo di contenimento del batterio da quarantena è al momento l’unica possibilità che abbiamo di arginare la sua avanzata verso nord e va attuata. Non vi sono evidenze scientifiche che questo approccio sia efficace e blocchi l’espansione del batterio. È altrettanto vero però che bloccare le azioni di contenimento, come previste dalla decisione europea, causerà l’inesorabile avanzata del terribile patogeno da quarantena con le conseguenze per i nostri ulivi che ormai sono sotto gli occhi di tutti”.
Infine sempre il presidente: “Chiedo al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, con cui ho già condiviso questa idea, di verificare la possibilità tecnica e scientifica della sperimentazione. Xylella non deve essere usata per fini elettorali, ma le forze politiche sposino questa idea con onestà intellettuale e amore verso questo territorio, con la consapevolezza che solo la scienza può validare un metodo di contenimento alternativo a quello attuale dell’abbattimento delle piante sane nei cento metri”.
Immagine di Francesco Specchia